A Cap-Haïtien la stabilità è preservata nonostante il caos circostante

-
>>

Una guardia di sicurezza privata in un negozio a Cap-Haitien (Haiti), 17 aprile 2024. RAMON ESPINOSA / AP

Un colorato tap-tap inizia nel cortile polveroso della stazione degli autobus di Barrière-Bouteille, un quartiere popolare di Cap-Haïtien, la città più antica di Haiti e una delle più popolose del Paese. Il minibus diretto alla cittadina di Gonaïves, a due ore di macchina, si inserisce con sorprendente facilità nell’anarchia del traffico della Nazionale 1, destreggiandosi tra buche, pozzanghere fangose ​​dalla profondità incerta e cumuli di immondizia, tra cui zigzagare due- veicoli a ruote e tricicli a motore spesso sovraccarichi di passeggeri e merci.

Il furgone è partito, la stazione degli autobus e il relativo parcheggio sono quasi deserti, nonostante l’ora mattutina. In effetti, i candidati per recarsi in altre città del Paese stanno diventando sempre più rari: a causa della violenza delle bande criminali che dilagano in diverse regioni di Haiti e terrorizzano l’agglomerato di Port-au-Prince, la capitale, le strade non sono più sicuro. “Le persone hanno paura di viaggiare a causa dell’insicurezza”, si lamenta Ernst Maxime. Questo autista tap-tap di 45 anni, che da vent’anni assicura il collegamento tra Cap-Haitien e Port-au-Prince, è venuto a chiacchierare con i colleghi nella sala d’attesa scarsamente arredata.

Il quarantenne ha tempo da perdere: lo fa e basta” una o due volte alla settimana “ il viaggio di sei ore verso la capitale, rispetto a un viaggio quotidiano con il suo minibus da quindici posti qualche anno fa, prima del deterioramento della situazione della sicurezza. D’ora in poi, per percorrere i 250 chilometri fino a Port-au-Prince, dovrai attraversare “tre o quattro “tolli”” organizzati da bande che estorcono sistematicamente veicoli e i loro passeggeri. I recalcitranti corrono il rischio di essere maltrattati o rapiti. “Prima ancora di avere i soldi del carburante bisogna pensare ai soldi dei banditi”, brontola il signor Maxime. Risultato: il prezzo di questo viaggio è quadruplicato in due anni. Un biglietto di sola andata costa oggi 4.000 gourdes (27 euro), ovvero il 10% dello stipendio mensile di un insegnante di scuola pubblica.

Leggi anche | Articolo riservato ai nostri abbonati Ad Haiti la capitale vive in stato di emergenza a causa della violenza delle bande: “Tutti hanno paura”

Aggiungi alle tue selezioni

Seduta nell’unico minibus parcheggiato nel cortile, Edline (le persone citate per nome hanno chiesto l’anonimato) non sa quanto dovrà aspettare: il tap-tap partirà per Port-au-Prince quando sarà pieno. “Sulla strada circolano auto con i vetri oscurati: non sappiamo chi c’è”preoccupa questa donna di 27 anni che deve tornare nella capitale per effettuare procedure urgenti. “Ho paura, ma corro comunque il rischio”ha detto, rassegnata.

Ti resta il 77,69% di questo articolo da leggere. Il resto è riservato agli abbonati.

-

NEXT Un candidato municipale assassinato in Messico, più di venti in totale