un campus bloccato contro una conferenza di un ex ambasciatore israeliano che tuttavia è filo-Stato palestinese – Libération

un campus bloccato contro una conferenza di un ex ambasciatore israeliano che tuttavia è filo-Stato palestinese – Libération
un campus bloccato contro una conferenza di un ex ambasciatore israeliano che tuttavia è filo-Stato palestinese – Libération
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Anche nei campus belgi la guerra contro Gaza sta provocando blocchi. E domande. https://twitter.com/UnSynEtudiante/status/1787777737169436801/photo/1 Da martedì 7 maggio un centinaio di studenti occupano l’edificio Solbosch nel campus della Libera Università di Bruxelles (ULB). Oltre a denunciare il “Genocidio in corso a Gaza», i manifestanti chiedono l’annullamento della visita dello storico ed ex ambasciatore israeliano in Francia, Elie Barnavi, per una conferenza. L’ex diplomatico, descrivendosi anche come “Patriota israeliano” quel pensatore “filo-palestinese”, chiede tuttavia la creazione di uno Stato palestinese. In una rubrica pubblicata su Libe Giovedì afferma che si tratta di un “questione di principio e di giustizia storica”.

Una posizione oscurata dagli occupanti dell’università belga. In un comunicato stampa pubblicato su X (ex Twitter), l’Unione studentesca scrive: “Chiediamo l’immediata cancellazione della visita dell’ex ambasciatore dell’entità coloniale israeliana”. Prima di continuare: “Non possiamo accettare che un rappresentante di uno Stato fascista, suprematista, di apartheid, basato sul razzismo basato sull’espropriazione delle terre palestinesi e sulla pulizia etnica fin dalla sua creazione, arrivi a giustificare e difendere gli interessi dello Stato israeliano, per di più, nel mezzo del genocidio”.

La conferenza prevista per il 3 giugno dovrebbe riunire Elie Barnavi, il presidente di Reporter Senza Frontiere, Pierre Haski, la professoressa di relazioni internazionali, Elena Aoun, e lo storico Vincent Lemire. Sul suo sito web, l’Università annuncia a “dibattito sereno e costruttivo” sulla situazione in Medio Oriente. “La nostra comunità universitaria è, da sei mesi, sconvolta, prima dal terribile attentato terroristico di Hamas e dalla presa di ostaggi di cui sono state vittime le popolazioni del sud di Israele, poi dalla spaventosa reazione militare israeliana, causa di migliaia di morti, massiccia distruzione delle infrastrutture a Gaza e sfollamento delle popolazioni con conseguenze disastrose”ricorda.

“Ignoranza abissale”

Ospite nello show Visitatori serali Su LN24, canale d’informazione belga, l’ambasciatore israeliano ha espresso la sua sorpresa per questa richiesta del movimento studentesco. “Ciò che è straordinario in questi luoghi d’élite […], questa è l’ignoranza abissale di questi giovani. Dal momento che non vogliono sentire cosa hanno da dire le persone come me, si crogiolano in questo tipo di ignoranza», si arrabbia.

Descrivendo se stesso sia come a “Patriota israeliano” e un saggista “sempre filo-palestinese”Ha aggiunto: “Credo che il I palestinesi hanno i miei stessi diritti e hanno uno Stato tutto loro. Lotto per questo, molti di noi in Israele lo fanno. Attacca me e le università che sono luoghi di dibattito, […] è semplicemente controproducente.»

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