Il presidente Embalo rifiuta di estradare l’ex presidente centrafricano Bozizé

Il presidente Embalo rifiuta di estradare l’ex presidente centrafricano Bozizé
Il presidente Embalo rifiuta di estradare l’ex presidente centrafricano Bozizé
-

Il presidente della Guinea-Bissau Umaro Sissoco Embalo ha dichiarato che non intende estradare l’ex presidente centrafricano François Bozizé, attualmente in esilio in Guinea-Bissau e preso di mira nel suo Paese da un mandato d’arresto emesso da un tribunale patrocinato dall’ONU per possibili crimini contro umanità.

Il leader della Guinea-Bissau ha parlato alla stampa martedì nel tardo pomeriggio a Bissau, prima del viaggio a Mosca.

“Non lo estradarò perché non esiste alcun accordo tra i nostri due paesi in questo senso, a meno che (il signor Bozizé) stesso non decida di andare altrove. Il mandato di arresto emesso contro di lui mi dà fastidio, è stato davvero sorprendente. Non è quello che mi aspettavo perché non è quello che (il presidente centrafricano Faustin Archange) Touadéra ed io ci siamo detti”, ha detto.

Un tribunale speciale sponsorizzato dalle Nazioni Unite ha emesso un mandato di arresto internazionale nei confronti dell’ex presidente Bozizé, nell’ambito di un’indagine sulla sua responsabilità per possibili crimini contro l’umanità commessi da soldati in una prigione tra il 2009 e il 2013.

Bozizé, 77 anni, che ha preso il potere nel 2003 con un colpo di stato prima di essere rovesciato 10 anni dopo dai ribelli e che è oggi a capo della principale ribellione centrafricana, vive in esilio in Guinea-Bissau dal marzo 2023, dopo un periodo in Ciad.

Il mandato d’arresto internazionale risale al 27 febbraio, si legge in un comunicato della Corte penale speciale (SCC), una giurisdizione ibrida composta a Bangui da magistrati centrafricani e stranieri, responsabile del caso di crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi dal 2003 nella Repubblica Centrafricana, un paese che ha vissuto una serie di guerre civili e regimi autoritari sin dalla sua indipendenza dalla Francia nel 1960.

Bozizé è stato condannato il 22 settembre 2023 da un tribunale centrafricano ai lavori forzati a vita, in particolare per “cospirazione” e “ribellione” come leader dell’alleanza ribelle, la Coalizione dei Patrioti per il Cambiamento (CPC).

-

PREV Tentativo di golpe nella RDC: “Tanto dilettantismo e dubbi sulla facilità dell’operazione”
NEXT L’episodio globale di sbiancamento dei coralli peggiora