Il governo del Senegal ha aumentato significativamente i sussidi per i fattori di produzione agricoli nel paese. Una misura che coincide con un calo globale dei prezzi dei fertilizzanti. Alla fine, sono gli agricoltori a rimanere i grandi vincitori in questa questione.
Dopo la pioggia fa bel tempo per gli agricoltori. Il mercato globale dei fertilizzanti ha registrato forti aumenti nel 2022 a causa di numerose interruzioni della fornitura e restrizioni commerciali. Oggi questa pagina viene voltata. La prova, secondo il rapporto Commodity Markets Outlook della Banca Mondiale ripreso dall’agenzia Ecofin, nel primo trimestre del 2024, i prezzi globali dei fertilizzanti sono diminuiti del 30%. Nel dettaglio, riferisce, il prezzo del fertilizzante fosfatico più utilizzato (fosfato diammonico-DAP) ha raggiunto una media di 599,2 dollari a tonnellata nell’ultimo trimestre, con un calo del 2,8% rispetto allo scorso anno (616,5 dollari).
È inoltre accertato che il Cloruro di Potassio (MOP) ha registrato un calo di quasi il 40% della sua tariffa a 295,4 $ per tonnellata mentre le stesse quantità di Triplo Superfosfato (TSP) e Urea sono scese rispettivamente di circa il 18% e 9% a 451,3 $ e 338,9 $ . Secondo la Banca mondiale, riferisce ancora l’Ecofin, questa tendenza dei prezzi si spiega soprattutto con la riduzione dei prezzi del gas naturale europeo e del carbone in Cina, che nel periodo in esame hanno raggiunto la metà dei prezzi registrati un anno prima. Questa situazione ha contribuito notevolmente ad aumentare la produzione di ammoniaca, un ingrediente fondamentale nella fabbricazione dei fertilizzanti azotati, sottolinea. Non senza attirare l’attenzione sulla resilienza delle esportazioni di MOP di Bielorussia e Russia (quasi il 50% della produzione mondiale) nonostante le sanzioni occidentali. Secondo l’istituto finanziario, la Bielorussia ha aumentato le spedizioni verso la Cina e ha reindirizzato verso l’Europa i carichi solitamente destinati al Canada. Per la Banca Mondiale il calo dei prezzi dei fertilizzanti dovrebbe continuare fino alla fine dell’anno. “Urea, rocce fosfatiche e TSP dovrebbero quindi chiudere il 2024 con livelli in calo rispetto al 2023 ad eccezione del DAP anche se il prezzo di quest’ultimo prodotto resterà basso rispetto alla cifra record registrata nel 2022”, si legge nel documento utilizzato da l’Agenzia Ecofin. Va inoltre notato che questa situazione coincide con un forte aumento dei sussidi per i fattori di produzione agricoli a seguito del consiglio interministeriale presieduto il 3 maggio dal primo ministro Ousmane Sonko.
Al termine di questo incontro, il governo ha espresso il desiderio di destinare 120 miliardi di FCFA (circa 197 milioni di dollari) al sovvenzionamento dei fattori produttivi durante la campagna agricola 2024/2025. “Questa busta mostra un aumento del 20% rispetto al budget di 100 miliardi di FCFA (circa 164 milioni di dollari) stanziati per il programma di sussidi durante la campagna precedente”, apprendiamo. Tra le altre misure adottate dal governo si segnalano la digitalizzazione del sistema di distribuzione degli input, al fine di garantire la completa tracciabilità dei sussidi agricoli, la creazione di una cellula logistica militare del Ministero delle Forze Armate per contribuire alla distribuzione dei fattori di produzione agricoli, ecc. Questa serie di misure nei confronti del settore agricolo è molto apprezzata. Contribuiranno a rivoluzionare questo settore che contribuisce per circa il 15% al PIL e impiega oltre il 20% della popolazione attiva.
