A Venezia il Papa mette in guardia dai pericoli dell’overtourism

A Venezia il Papa mette in guardia dai pericoli dell’overtourism
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28 aprile 2024 – 14:25

(Keystone-ATS) Un nuovo appello all’“attenzione per la nostra casa comune”: domenica a Venezia Papa Francesco ha messo in guardia dall’impatto dell’overtourism sull’ambiente durante una messa davanti a 10.000 fedeli in Piazza San Marco.

Si tratta del primo viaggio fuori Roma del pontefice argentino, 87 anni, in sette mesi a causa del suo stato di salute, poche settimane dopo un attacco di stanchezza che aveva suscitato preoccupazione durante le vacanze di Pasqua.

Sotto il sole, Jorge Bergoglio, apparso in piena forma, ha onorato un programma fitto di impegni: dopo la visita a un carcere femminile e un discorso ai giovani veneziani, ha raggiunto Piazza San Marco attraverso un effimero ponte sul Canal Grande, scortato da una nuvola delle gondole che navigano sulla laguna.

Citando “l’incantevole bellezza” della Città dei Dogi, Francesco – che ha fatto dell’ecologia una causa centrale del suo pontificato – ha elencato i “tanti problemi che la minacciano”, tra cui il cambiamento climatico, “la fragilità del patrimonio culturale” e l’overtourism.

“Venezia è tutt’uno con le acque su cui è adagiata, e senza la cura e la protezione di questo ambiente naturale, potrebbe addirittura cessare di esistere”, ha avvertito nella sua omelia.

Una dichiarazione che risuona con l’attualità, dato che la città classificata come patrimonio mondiale dell’UNESCO ha appena introdotto un biglietto d’ingresso di cinque euro per i turisti giornalieri, al fine di sgombrare le sue strade strette e i ponti che attraversano i canali durante il giorno di maggiore affluenza. Per il 2024, tuttavia, solo 29 giorni lavorativi saranno interessati da questa nuova tassa.

“Non arrenderti”

Come di consueto, il capo della Chiesa cattolica ha benedetto i fedeli a bordo di un’originale “Papamobile”, una piccola autovettura bianca del Golfo con lo stemma del Vaticano, tra gli applausi della folla.

Il Papa è arrivato domenica mattina presto a bordo di un elicottero nel cortile del carcere della Giudecca, che ospita il padiglione della Santa Sede alla 60esima Biennale d’Arte Contemporanea di Venezia. Francesco ha salutato a lungo circa 80 detenuti, personale amministrativo e penitenziario volontari.

In questo ex convento che accoglie donne condannate a lunghe pene, il Vescovo di Roma, sensibile alla condizione degli emarginati e al mondo carcerario, ha esortato a offrire alle detenute “strumenti e spazi di crescita umana, spirituale, culturale e professionale”.

“Il carcere è una dura realtà e problemi come il sovraffollamento, la mancanza di strutture e risorse, gli incidenti violenti, causano tanta sofferenza. Ma può anche diventare un luogo di rinascita”, ha detto.

“Coraggio e avanti! Non arrendetevi», ha detto il Papa dopo aver ricevuto in dono dei prodotti realizzati dai detenuti, molti dei quali si sono mostrati commossi.

Lontano dai riflettori e dalla folla, il padiglione della Santa Sede è uno dei più importanti della prestigiosa manifestazione artistica inaugurata la settimana scorsa, e offre ai visitatori un’esperienza coinvolgente e sconcertante, dove le opere si affiancano al filo spinato.

Di fronte agli artisti che hanno partecipato alla mostra e ai leader del mondo culturale, Jorge Bergoglio ha insistito sul ruolo dell’arte nella lotta contro “il razzismo, la xenofobia, la disuguaglianza, lo squilibrio ecologico”.

“Momento fondamentale”

“È un momento fondamentale per la nostra città”, ha detto all’AFP Maela Pellizzato, 64enne veneziana presente in Piazza San Marco, venuta a pregare “soprattutto per la pace nel mondo”.

Prima della messa, il papa ha parlato anche ai 1.500 giovani riuniti davanti all’emblematica basilica di Santa Maria della Salute. “Lasciate il cellulare e andate a incontrare gente!”, ha detto loro.

Dopo Paolo VI (1972), Giovanni Paolo II (1985) e Benedetto XVI (2011), Francesco è il quarto papa a visitare Venezia. La storia della Serenissima è strettamente legata a quella del papato. Nel XX secolo tre patriarchi di Venezia divennero papi.

Dopo questo viaggio, il gesuita argentino dovrà compiere altri due viaggi nel Nord Italia, a Verona in maggio e a Trieste in luglio. Dalla sua visita a Marsiglia (Francia) nel settembre 2023, Jorge Bergoglio non aveva viaggiato. La bronchite lo ha costretto a cancellare il suo viaggio a Dubai a dicembre e le sue condizioni generali sempre più fragili lo hanno costretto a evitare il viaggio.

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