Africa meridionale – PMI: la conferenza regionale sul factoring organizzata da Afreximbank e FCI ad Harare attira 200 partecipanti – VivAfrik

Africa meridionale – PMI: la conferenza regionale sul factoring organizzata da Afreximbank e FCI ad Harare attira 200 partecipanti – VivAfrik
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Nell’ambito del suo costante impegno volto a rendere il factoring una soluzione di finanziamento praticabile per le piccole e medie imprese (PMI) africane, rafforzando così la loro partecipazione al commercio e all’industrializzazione intraregionale, l’African Import Bank -Export (Afreximbank) e la FCI organizzano un due- conferenza di factoring diurna ad Harare.

Secondo un comunicato emesso ad Harare, capitale dello Zimbabwe, il 26 aprile 2024, il tema generale è incentrato sul “Rafforzamento della crescita economica attraverso soluzioni innovative di factoring e finanziamento dei crediti” e il sottotema è: “Come il factoring può fungere da catalizzatore per l’inclusione finanziaria delle PMI”, il workshop di due giorni che si svolgerà dal 26 al 27 aprile 2024, sottolinea il ruolo centrale che le PMI sono pronte a svolgere un ruolo nel facilitare gli scambi nel quadro dell’Accordo sulla libera circolazione continentale africana Area commerciale (AfCFTA). Co-organizzata in collaborazione con FCI, Global Body for Factoring, la conferenza fornisce una piattaforma per discussioni approfondite e iniziative strategiche volte a promuovere e migliorare il factoring nella regione dell’Africa meridionale, con un focus particolare sullo Zimbabwe.

“Questo workshop evidenzia l’importanza fondamentale di soluzioni finanziarie innovative come il factoring per stimolare la crescita economica e promuovere l’inclusione finanziaria in Africa. Questa domanda è cruciale per l’Africa secondo i risultati di un recente studio di Afreximbank, che ha esaminato i sistemi di finanziamento utilizzati da 2.895 piccole e medie imprese (PMI), e da cui è emerso che solo 90 di loro (ovvero il 9,2%) hanno utilizzato il factoring come strumento possibilità di finanziamento”, ha sottolineato il vicepresidente esecutivo di Afreximbank, responsabile della Banca commerciale intraafricana e presidente della sezione africana della FCI durante l’apertura della cerimonia.

Proseguendo il suo intervento, Kanayo Awani ha aggiunto che “nonostante i costanti progressi che abbiamo fatto nella crescita del factoring, c’è ancora molto da fare. In questo contesto, il tema del nostro workshop di oggi, “Rafforzare la crescita economica attraverso soluzioni innovative di factoring e finanziamento dei crediti”, non è solo rilevante, ma soprattutto attuale. Riflette sia la necessità di sviluppare il factoring, sia evidenziando il potenziale del settore del factoring nel promuovere la crescita economica in Africa, come visto in Europa e in America”.

Da parte sua, il segretario generale della FCI Neal Harm ha affermato che “il finanziamento commerciale a conto aperto (factoring, supply chain finance) è uno dei servizi finanziari più importanti che può contribuire alla crescita delle PMI e della loro economia locale. Fornisce la liquidità necessaria alle PMI convertendo i loro crediti o le fatture in contanti. Il factoring e la finanza commerciale a conto aperto offrono molte opportunità per colmare le lacune della finanza commerciale in tutto il mondo. L’Organizzazione Mondiale del Commercio ha recentemente segnalato un deficit di finanziamento commerciale pari a 25mila miliardi di dollari, gran parte dei quali riguarda le PMI e i mercati emergenti. Tuttavia i crediti rappresentano un asset molto solido ed affidabile, autoliquidantesi. Factoring, open account e reverse factoring sono strumenti in grado di generare capitale circolante per facilitare la crescita delle PMI.”

Nel suo intervento, il dottor John Mangudya, governatore della Reserve Bank dello Zimbabwe [Banque de réserve du Zimbabwe], ha affermato: “La Conferenza sul factoring arriva in un momento opportuno, non solo per lo Zimbabwe ma per tutta l’Africa meridionale, per riflettere e considerare come possiamo sfruttare al meglio le migliori pratiche globali e regionali per sbloccare opportunità di finanziamento sostenibile come quello fornito dal factoring. L’Africa, come continente, può fare di più per promuovere sia il commercio internazionale che il factoring. A nome del continente, esprimiamo la nostra gratitudine ad Afreximbank che continua a sostenere il factoring nell’Africa meridionale, compreso lo Zimbabwe”.

Secondo il comunicato stampa, continua la crescita costante del volume del factoring in Africa, che nel 2023 vedrà un notevole aumento del 13,5% rispetto al 2022, raggiungendo un volume totale di 47,4813 miliardi di euro. Tuttavia, questa cifra rappresenta solo l’1,3% del volume complessivo del factoring di 3,7 milioni di euro. Il Sudafrica rimane l’attore dominante nel panorama africano del factoring, rappresentando l’85% del volume del continente, seguito da Marocco ed Egitto rispettivamente con il 6% e il 3%. Mauritius e Tunisia contribuiscono ciascuna con l’1% (dati FCI).

Nonostante una crescita marginale, si sono osservati sviluppi positivi sotto forma di un contesto giuridico e regolamentare in miglioramento, che ha portato alla nascita di nuove società di factoring. Paesi come Egitto, Senegal, Burkina Faso, Guinea, Camerun, Nigeria, Uganda, Kenya e Botswana dimostrano un notevole potenziale di crescita in questo senso.

Nell’ambito della sua strategia di factoring, Afreximbank offre finanziamenti a società di factoring e banche attraverso linee di credito e garanzie per rafforzare le loro operazioni di factoring. Inoltre, la banca fornisce garanzie agli esportatori o ai fattori di esportazione per conto degli importatori africani per facilitare lo scambio di conti aperti. Afreximbank implementa anche iniziative di reverse factoring in collaborazione con istituzioni finanziarie per supportare catene di fornitura a prova di futuro, in particolare per le grandi imprese. In particolare, la Banca ha recentemente lanciato un programma di finanziamento della catena di fornitura di reverse factoring a Lagos, ha concluso il comunicato stampa emesso dal Gruppo APO.

Moctar FICUU / VivAfrik

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