Assediata dal 2022, la piccola città mineraria di Vouhledar, nel Donbass, è stata presa dall’esercito russo. Una perdita significativa. Prima dell’inverno, l’esercito ucraino si ritira pericolosamente, anche se sfrutta queste maledette città per infliggere le maggiori perdite ai russi.
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Pubblicato il 2/10/2024 alle 22:16
Tempo di lettura: 3 minuti
Dal nostro corrispondente a Kiev
UNVouhledar era una volta una cittadina piccolissima e stretta, un’alta piazza, una piccola Manhattan proletaria tracciata con una linea nella steppa del Donbass, proprio sul bordo della miniera che le aveva dato il nome in russo e ucraino: “Regalo di carbone. Da due anni e mezzo, la cittadina di 15.000 abitanti prima dell’invasione del 2022, situata a sud-ovest di Donetsk, subisce regolarmente attacchi furiosi da parte di colonne corazzate russe, regolarmente fatte a pezzi dall’artiglieria ucraina, dopo che l’esercito di Kiev ha trasformato Vouhledar in una fortezza ritenuto inespugnabile. Purtroppo, la roccaforte è caduta ufficialmente questo mercoledì, 2 ottobre, quando lo stato maggiore ucraino ha riconosciuto che l’esercito russo se ne era impadronito.
ha fatto un lavoro straordinario mantenendo la città fino alla fine. »
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