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Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Francia, la Cina e la Russia sostengono il Marocco per un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite

Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Francia, la Cina e la Russia sostengono il Marocco per un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Francia, la Cina e la Russia sostengono il Marocco per un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
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In un passo significativo verso la revisione del sistema di governance internazionale, l’ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite Thomas-Greenfield ha confermato che Washington sostiene fermamente la candidatura del Marocco per ottenere un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza dell’ONU. Questo sostegno fa parte di un’alleanza internazionale, che include Cina, Francia, Regno Unito, Russia (le cinque potenze che attualmente hanno diritto di veto) all’interno del Consiglio di sicurezza) oltre al Giappone.

Nelle sue dichiarazioni, l’ambasciatrice americana ha evidenziato il ruolo e l’influenza crescenti del Marocco sulla scena internazionale, sottolineando che questa alleanza riflette la stima globale per il Regno. Ha inoltre sottolineato che questo supporto fa parte di un progetto di riforma globale del Consiglio di sicurezza, volto a stabilire una rappresentanza più equa e inclusiva dei paesi non permanenti e a rafforzare l’efficacia di questo organismo di fronte alle sfide contemporanee.

Riconoscimento internazionale per il Marocco:

Il Marocco, con la sua leadership regionale e l’impegno per la stabilità e la pace globali, ha ufficialmente presentato la sua candidatura per un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza. Questo sostegno internazionale, in particolare da parte delle grandi potenze, segna un passo cruciale verso il raggiungimento di questo obiettivo. Riflette un consenso internazionale sulla necessità di riformare il Consiglio, al fine di garantire una rappresentanza più equilibrata delle regioni del mondo, tra cui l’Africa, che rimane sottorappresentata negli organi decisionali delle Nazioni Unite.

Questa iniziativa americana è vista come un forte segnale dell’importanza del ruolo del Marocco negli affari internazionali e degli sforzi in corso per trasformare il sistema delle Nazioni Unite. Rafforza la posizione del Regno come attore chiave sulla scena diplomatica globale.

Le principali riforme proposte da Washington:

Gli Stati Uniti hanno annunciato la loro intenzione di sostenere una serie di riforme ambiziose per modernizzare il Consiglio di sicurezza. Queste riforme includono l’aggiunta di due seggi permanenti riservati ai paesi africani, nonché la concessione di un primo seggio non permanente per i piccoli stati insulari. Questa mossa fa parte del desiderio di Washington di risolvere le situazioni di stallo che hanno colpito il Consiglio di sicurezza per anni.

L’annuncio è arrivato prima della 79a sessione annuale dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, in programma per il 24 settembre a New York. Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice degli Stati Uniti presso l’ONU, ha illustrato la posizione in un discorso al Council on Foreign Relations, riecheggiando una proposta avanzata per la prima volta dal presidente Joe Biden due anni fa.

Verso una rappresentanza più equa dell’Africa e dei piccoli Stati insulari:

Linda Thomas-Greenfield ha sottolineato che, sebbene l’Africa detenga attualmente tre seggi non permanenti nel Consiglio, questa rappresentanza resta insufficiente per consentire al continente di influenzare pienamente le decisioni globali. Pertanto, oltre a concedere seggi non permanenti, gli Stati Uniti sostengono la creazione di due seggi permanenti per i paesi africani, in risposta alle ripetute richieste delle nazioni del continente.

Allo stesso tempo, gli Stati Uniti stanno sostenendo una maggiore rappresentanza dei piccoli stati insulari, che finora sono stati sottorappresentati nel Consiglio. Questa iniziativa mira a dare voce a paesi che sono spesso trascurati ma svolgono un ruolo cruciale nella stabilità regionale e nell’affrontare sfide globali come il cambiamento climatico.

Verso una riforma geopolitica globale:

Queste riforme proposte riflettono l’impegno di Washington per un sistema delle Nazioni Unite che sia più reattivo alle realtà geopolitiche odierne. I cambiamenti proposti mirano a rendere il Consiglio di sicurezza più rappresentativo e inclusivo, garantendo al contempo che gli interessi delle regioni storicamente sottorappresentate siano presi meglio in considerazione.

Attualmente, il Consiglio di sicurezza è composto da cinque membri permanenti, ovvero Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Cina e Russia, tutti con potere di veto. Oltre a questi membri, ce ne sono altri dieci eletti per mandati di due anni, distribuiti lungo linee geografiche. Se le riforme venissero implementate, inaugurerebbero una nuova era di cooperazione internazionale, rafforzando il ruolo del Consiglio di sicurezza come guardiano della pace e della sicurezza globali.

Abderrazzak Boussaid/Le7tv

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