Abbiamo testato “Voltron Nevera”, le nuove montagne russe… senza osare alzare le braccia

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A Rust (Germania),

Prima della partenza però ero stato avvisato… “Bisogna avere uno stomaco forte” e “forse non farlo più volte, soprattutto dopo il pasto” aveva ripetuto Michael Mack, uno dei direttori associati dell’Europa-Park. Niente che mi spaventi, soprattutto a stomaco quasi vuoto. No, le due tartine da aperitivo trangugiate per digerire le due ore di discorsi non contano. Forza, detto tra noi “Voltron Nevera powered by Rimac”!

Ebbene, da allora, in questo giorno dell’inaugurazione, diverse centinaia di noi sono venuti a provare le nuove montagne russe del famoso parco divertimenti tedesco situato a 50 km da Strasburgo. Ospiti, influencer, media tedeschi, francesi e stranieri ma anche i vincitori di un concorso. Grazie a loro biglietto d’Oroquesti ultimi hanno diritto al vero e proprio “primo turno”, due giorni prima dell’apertura al pubblico prevista per venerdì 26 aprile.

“Ti dispiace se lo facciamo insieme?” », dice un collega, poco rassicurato, poco prima di mettersi in coda. Nessun problema: sono già sopravvissuto alle altre principali montagne russe del posto, quindi… E i binari marroni visibili dall’esterno non mi preoccupano. Qui nessuna pendenza vertiginosa come alla terribile “Silver Star” e nessuna struttura in legno cara ai “Wodan”.

La Croazia fa da cornice a queste montagne russe con un nuovo quartiere ispirato alla città di Hvar.-T.Gagnepain

Ma le caratteristiche del “Voltron” fanno ancora sudare freddo: 90 km/h di velocità massima, sette inversioni, 2,2 secondi di assenza di gravità a 32,5 metri di altezza o addirittura una propulsione presentata come “la più ripida del mondo con un’inclinazione di 105°… Il tutto, come sempre all’Europa-Park, presentato in un universo ordinato.

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Qui la Croazia fa da cornice con un nuovo quartiere ispirato alla città di Hvar. Nikola Tesla, l’inventore croato della corrente alternata, è al centro della produzione. Da qui, forse, l’uso di “Volt” in “Voltron”, essendo “Nevera” il modello di punta della casa automobilistica croata specializzata in auto elettriche, Rimac.

Ma basta dettagli, ora è il momento di provarlo. Eccoci qui con il mio collega, aspettando il nostro turno in un’atmosfera di fabbrica. Luci soffuse, colonna sonora metallica, la pressione aumenta lentamente. Fino a salire una scalinata e scoprire un trenino, composto da quattro file di quattro poltrone ciascuna. L’Europa-Park annuncia che potrà accogliere “1.600 persone all’ora” e ciò sembra credibile data la velocità con cui siamo installati. Seconda fila.

“Aspetta, torniamo indietro”

Il mio vicino, felice di trovarsi incastrato tra due persone, mi ha lasciato in uno spazio all’aperto. “Ci sentiamo abbastanza supportati”, si rassicura mentre gli chiedo se ha appeso bene le scarpe. È ancora tempo di essere intelligenti… ma non per molto! Prime scosse, il treno ci fa andare su e giù. Le prime parolacce, non le ultime.

All’improvviso, è andato dritto con un giro capovolto! Ora gira a sinistra, a destra, gira, senza mai fermarsi. In prima fila, un uomo coraggioso alza timidamente le braccia. Non me. Dopo circa 45 secondi siamo ora fermi su una piattaforma. È già finito ? “Aspetta, torniamo indietro”, mi sussurra il mio vicino… “Sei sicuro? Era bello, bastava eh! » Faccio appena in tempo a rispondergli.

Un treno del “Voltron Nevera alimentato da Rimac”.-T.Gagnepain

Il treno ha già ripreso lo slancio in retromarcia per meglio avanzare. Per una sequenza simile alla precedente ma su altri binari. Oppure giri e svolte in tutte le direzioni, sempre ad alta velocità. I ​​2,2 secondi di assenza di gravità? Ammetto che non li ho sentiti perché l’attrazione lascia poco spazio alla riflessione. Il giro di circa 2’30 è molto intenso e ricorda il “Blue Fire”, le altre montagne russe a propulsione del parco.

L’arrivo è quasi un sollievo. Intorno a me gli altri tester applaudono, visibilmente contenti. Anch’io mi sono divertito, anche se ora sono leggermente girato. Già, “bisogna avere uno stomaco forte” per sedersi sul “Voltron Nevera powered by Rimac”. Ma ne vale la pena…

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