Con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali dell’ottobre 2024 e di un referendum sull’integrazione nell’Unione europea, le tensioni politiche in Moldova stanno aumentando. Sono saliti di un livello dopo a “congresso delle forze di opposizione della Moldavia” si è svolto il 20 e 21 aprile a Mosca, informa il sito russo Vzgliad, vicino alle posizioni del Cremlino.
Durante questo congresso venne creato il blocco politico Victoria (o “Pobeda”, “vittoria” in russo), con l’obiettivo di instaurare un “stretti legami con la Russia e l’Unione economica eurasiatica”, e il cui obiettivo è presentare un unico candidato alle elezioni presidenziali.
Il blocco si è espresso anche contro l’integrazione della Moldavia nell’Unione Europea, questione sulla quale sarà oggetto di un referendum tra la popolazione moldava parallelamente al voto presidenziale.
In questo congresso, che si è svolto nelle due lingue ufficiali della Moldavia, Moldavia e Russo, e ha riunito 300 persone, sono apparsi i partiti Rinascimento, Possibilità e Forza alternativa per la salvezza della Moldavia. Il partito Sor era rappresentato dal suo leader, l’oligarca condannato per frode ed esiliato in Israele Ilan Sor. Era presente anche la leader della Repubblica autonoma della Gagauzia, Evguenia Goutsoul, vicina a Sor. Il primo è stato designato