Fedele alla causa palestinese e al servizio del suo alleato iraniano, Hezbollah ha impegnato il Libano in una guerra con Israele che è già costata la vita al suo leader e a numerosi civili.
Sulla piattaforma delle Nazioni Unite, è stato Najib Mikati a assumere l’incarico di rappresentare il Libano, venerdì 27 settembre, durante la riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza dedicata alla situazione nel suo paese. Mentre l’esercito israeliano entra nel quinto giorno della sua escalation mortale contro Hezbollah, il primo ministro ad interim libanese invita i membri del Consiglio a « fare pressione su Israele per un cessate il fuoco immediato su tutti i fronti ». Nei corridoi dell’ONU tutti sanno che i negoziati per una simile tregua sul fronte libanese aperti da Hezbollah, « a sostegno » a quello di Gaza in seguito al massacro del 7 ottobre perpetrato da Hamas, avviene in realtà indirettamente con Hassan Nasrallah, l’uomo forte del Libano.
Contemporaneamente si riunisce in uno scantinato della periferia sud di Beirut il segretario generale del Partito di Dio. Probabilmente l’ordine del giorno era discutere « IL…
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