Chi prenderà la guida di una delle più grandi organizzazioni sciite del Medio Oriente? Un nome è già sulla bocca di tutti, quello di Hachem Safieddine, figura eminente dell’Hezbollah libanese e lontano cugino di Hassan Nasrallah.
Mentre il Consiglio della Shura, l’organo supremo del partito, dovrebbe presto eleggere il successore del carismatico Hassan Nasrallah, Hachem Safieddine è “il candidato più probabile” per vincere queste elezioni, ha detto all’AFP una fonte vicina a Hezbollah. Nel frattempo è l’attuale numero due del movimento islamista filo-iraniano, Naïm Qassem, a dover assumere la guida ad interim del movimento sciita.
Una figura strettamente legata all’Iran
Parente lontano di Hassan Nasrallah, 64 anni, con il quale la somiglianza è sorprendente, Hachem Safieddine è di qualche anno più giovane di lui. Ha studiato religione in Iran. Suo figlio è sposato con Zeinab, figlia del potente generale iraniano Qassem Soleimani, ucciso nel 2020 in un attacco americano in Iraq. Soleimani era il capo della Forza Quds delle Guardie Rivoluzionarie, responsabile delle operazioni esterne. Safieddine è uno dei membri più importanti del Consiglio della Shura. Come Nasrallah, indossa il turbante nero dei Sayyed, i discendenti del profeta Maometto, al quale rivendica la sua affiliazione. È stato designato “terrorista” dal Dipartimento di Stato americano nel maggio 2017 e dall’Arabia Saudita.
“Da diversi anni circolano voci secondo le quali Hachem Safieddine sarebbe il candidato più probabile alla successione”, Hassan Nasrallah, afferma Amal Saad, specialista di Hezbollah e docente all’Università di Cardiff.
Discorsi infuocati
Tra le condizioni da soddisfare per prendere le redini del movimento, spiega il ricercatore, bisogna “essere membro del Consiglio della Shura”, che comprende sette persone, ed “essere una personalità religiosa”. Tuttavia, Safieddine ha “molta autorità”, dice, “che lo rende il candidato più forte”.
A differenza di Hassan Nasrallah, che è apparso raramente in pubblico dall’ultima guerra tra Israele e Hezbollah nel 2006, Safieddine è il volto del partito in numerosi eventi politici e religiosi, ed è stato recentemente notato per i suoi discorsi infuocati ai funerali. dei comandanti del partito uccisi da Israele. “Nella nostra resistenza, […] quando un comandante diventa un martire, un altro ne riprende lo stendardo […] con forza e determinazione”, ha dichiarato durante i funerali del comandante Mohammed Neemeh Nasser, ucciso in un attacco israeliano nel sud del Libano. Lo stesso Hassan Nasrallah succedette ad Abbas Moussaoui nel 1992, anch’egli assassinato da Israele.