Striscia di Gaza | Ampio sostegno internazionale all’esperto dell’ONU che ha denunciato il genocidio

Striscia di Gaza | Ampio sostegno internazionale all’esperto dell’ONU che ha denunciato il genocidio
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(Ginevra) Un gran numero di paesi martedì hanno dato il loro sostegno all’esperto indipendente dell’ONU che ha affermato che “ci sono fondati motivi” per ritenere che Israele abbia commesso “atti di genocidio” nel contesto della guerra a Gaza.


Inserito alle 13:01

La Relatrice Speciale per i Territori Palestinesi, Francesca Albanese, che ha il mandato del Consiglio per i Diritti Umani ma non parla a nome dell’organizzazione, ha presentato il suo rapporto – intitolato “Anatomia di un genocidio” e pubblicato lunedì – davanti alle Nazioni Unite Forum.

Israele e gli Stati Uniti non hanno partecipato alle discussioni.

Decine di diplomatici, in maggioranza rappresentanti di Paesi arabi e musulmani ma anche dell’America Latina, sono intervenuti per difendere il mandato e il lavoro dell’esperto dell’ONU, al quale è stato vietato l’ingresso nel Paese. “da Israele.

“Lodiamo il vostro coraggio nel documentare le vere intenzioni dietro l’aggressione in corso da parte di Israele e gli atti equivalenti al genocidio a Gaza”, ha detto il rappresentante pakistano, a nome dei paesi membri dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica (OIC).

Il rappresentante egiziano ha sottolineato che il gruppo arabo l’ha “ringraziata” per il suo rapporto “in cui riafferma che la potenza occupante ha commesso un genocidio contro il popolo palestinese”.

“Apprezziamo gli sforzi compiuti dal Relatore Speciale per documentare i crimini e le violazioni perpetrate dall’occupazione israeliana. Condanniamo ogni tentativo di ostacolare il suo lavoro e lo invitiamo a continuare il suo mandato”, ha aggiunto il rappresentante del Qatar a nome del Consiglio di cooperazione del Golfo, che riunisce le monarchie arabe del Golfo.

La Russia ha dichiarato di aver “studiato attentamente il rapporto” e ha invitato il relatore a “continuare i suoi sforzi”, mentre la Cina, generalmente contraria ai mandati di esperti sui paesi, ha affermato di aver “preso nota”.

“Prendiamo atto della relazione del Relatore Speciale. L’Unione europea sottolinea l’importanza di un’indagine adeguata e indipendente su tutte le accuse”, ha affermato il rappresentante europeo.

MMe Albanese, dal canto suo, ha ribadito le accuse contro Israele contenute nel suo rapporto. Ha inoltre ribadito la sua richiesta di sanzioni economiche e di un embargo sulle armi contro Israele.

Israele ha respinto il rapporto il giorno prima, affermando che faceva parte di “una campagna per minare la stessa fondazione dello Stato ebraico”. Gli Stati Uniti hanno anche affermato di non avere “alcuna ragione di credere che Israele abbia commesso atti di genocidio a Gaza”.

La guerra tra Israele e Hamas arriva dopo l’attacco senza precedenti del 7 ottobre da parte del movimento islamico palestinese Hamas nel sud di Israele.

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