La capacità di un pilota di evacuare rapidamente e in sicurezza l’abitacolo in caso di un incidente di fondamentale importanza in Formula 1. Per garantire la loro forma fisica, la FIA richiede a tutti i piloti di superare un test di uscita dall’abitacolo prima di poter partecipare alla competizione .
Questo test, che si è evoluto nel corso di decenni, riflette i progressi nella sicurezza e i cambiamenti nella progettazione delle monoposto. Negli anni ’70 i piloti avevano cinque secondi per fuggire. Nel 1998, questo limite di tempo è aumentato a 10 secondi, inclusa la sostituzione del volante. Dall’introduzione dell’halo nel 2018, è stata apportata una modifica che ora consente un totale di 12 secondi: sette secondi per uscire dall’abitacolo, seguiti da altri cinque secondi per sostituire il volante.
Il test viene effettuato sotto la rigorosa supervisione di un delegato della FIA. Il pilota, vestito in completo da corsa, inizia slacciando la cintura di sicurezza e rimuovendo il volante, che può consegnare a un meccanico nelle vicinanze. Dovrà quindi lasciare l’abitacolo, saltare fuori dall’auto, recuperare il volante e riattaccarlo, il tutto entro il tempo limite.
Se il pilota supera il test e la FIA convalida la sua prestazione, è ufficialmente autorizzato a prendere parte alle competizioni. Un esercizio tecnico e cronometrato che dimostra l’importanza data alla sicurezza in Formula 1.