Il nuovo libro di Bob Woodward rivela i legami di Trump con Putin

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump (a destra) e il presidente russo Vladimir Putin durante un incontro bilaterale a margine del vertice del G20 a Osaka, in Giappone, il 28 giugno 2019. SUSAN WALSH / AP

Bob Woodward ha uno spiccato senso del tempismo. Con le elezioni presidenziali americane a meno di un mese di distanza, il veterano Washington Post giornalista si appresta a pubblicare un nuovo libro dal titolo sorprendente, Guerra (Simone e Schuster). Martedì 8 ottobre diversi media hanno rivelato alcune delle sue affermazioni salienti. Il libro esamina la gestione delle crisi internazionali da parte di Donald Trump e Joe Biden, attingendo, come di consueto con Woodward, a un gran numero di fonti.

Una delle rivelazioni riguarda il rapporto tra Trump e Vladimir Putin. Nel 2020, quando era ancora presidente, il miliardario avrebbe inviato alla sua controparte russa i primi dispositivi per testare il Covid-19 allora disponibili negli Stati Uniti. Putin era noto per essere particolarmente ansioso di non ammalarsi. “Non voglio che tu lo dica a nessuno perché la gente si arrabbierà con te, non con me”, avrebbe detto il presidente russo.

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Informazioni sorprendenti

Un’altra informazione sconcertante, fornita da un anonimo aiutante di Trump a Mar-a-Lago: i due uomini avrebbero parlato al telefono una mezza dozzina di volte dopo la partenza del miliardario dalla Casa Bianca, nel gennaio 2021. Ciò include il periodo successivo l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022. Steven Cheung, direttore delle comunicazioni di Trump, ha rilasciato una dichiarazione in cui insultava Woodward, descrivendolo come “lento”, “letargico” e “incompetente”. I suoi scoop sarebbero “inventati”, sostiene il testo, che però non smentisce esplicitamente il contatto telefonico tra i due uomini. L’ultima chiamata, secondo il libro, è avvenuta all’inizio del 2024. Un assistente sarebbe stato cacciato dall’ufficio di Trump mentre voleva parlare con Putin.

Woodward, che insieme a Carl Bernstein rivelò lo scandalo Watergate che portò alle dimissioni del presidente Nixon nel 1974, parla a lungo delle azioni e dei commenti privati ​​di Biden. Si dice che il presidente degli Stati Uniti sia stato critico, ad esempio, nei confronti di Barack Obama per l’annessione della Crimea nel 2014. “Barack non ha mai preso sul serio Putin”, avrebbe detto Biden. In privato, Biden avrebbe definito il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu un “fottuto bugiardo”. A luglio lo aveva avvertito che Israele era percepito come uno “stato canaglia”.

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