“Deve spettare a piattaforme come Uber dimostrare di impiegare veri freelancer”

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Un fattorino di Uber Eats si unisce a una manifestazione contro le condizioni di lavoro degli autisti delle consegne di pasti e contro un decreto comunale che vieta gli scooter termici nel centro della città di Nantes (Loira Atlantica), 12 marzo 2021. LOIC VENANZA/AFP

Uber, i bastardi e le mie ovaieera già il nome di a “spettacolo politico” che Danielle Simonnet ha regalato in un teatro parigino nel 2016. Il deputato dei 15e Da allora, il collegio elettorale di Parigi (ecologista e gruppo sociale) non ha più abbandonato l’argomento. È stata lei ad avviare e guidare la commissione d’inchiesta dell’Assemblea nazionale sui “dossier Uber”, dal nome di una serie di articoli pubblicati da Il mondo e i suoi partner del Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi nel luglio 2022. Il suo rapporto, pubblicato nell’estate del 2023, denunciava il “cinismo totale” di Uber e ha criticato Emmanuel Macron, che manovrava dietro le quinte della piattaforma quando era ministro dell’Economia.

Il deputato, escluso da La France insoumise lo scorso giugno nel corso di una “epurazione” degli eletti “ribelli”, pubblicato, giovedì 9 ottobre, Di fronte a Uber. Indagine su uno scandalo di Stato (Fayard). Un libro in cui denuncia la minaccia che l’aumento del numero dei lavoratori delle piattaforme rappresenta per i nostri standard sociali. Da qui l’urgenza, secondo lei, di recepire nel diritto francese la direttiva europea sul lavoro tramite piattaforma adottata in primavera.

Nel tuo libro descrivi i rapporti tra Uber ed Emmanuel Macron come uno “scandalo di Stato”. Ma ritiene di aver svolto il suo ruolo di Ministro dell’Economia, poi di Presidente, incontrando gli imprenditori stranieri. Una volta che lo assume, qual è il problema?

Questa storia non è affatto quella di un politico che incontra aziende che creano posti di lavoro. Già allora non era affatto trasparente. Soprattutto, all’epoca di questi incontri, dal 2014 al 2016, Uber era una piattaforma fuorilegge sotto ogni punto di vista: veniva violato il codice del lavoro, anche le regole della concorrenza, per non parlare della fiscalità. Questa applicazione non è una grande invenzione in sé, ma sono stati molto bravi a irridere lo stato di diritto e a teorizzare il passaggio con la forza. Tuttavia, il ministro dell’Economia, all’insaputa del suo governo, ha costruito tutta una strategia di comunicazione comune con la multinazionale americana, in vista di un accordo. I documenti degli “Uber Files” lo dimostrano. Emmanuel Macron ha lavorato per modificare i regolamenti per adattarli a questa applicazione. E’ questo lo scandalo.

Rileggi il nostro sondaggio: Articolo riservato ai nostri abbonati l’accordo segreto tra Uber ed Emmanuel Macron a Bercy

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Secondo uno studio pubblicato all’inizio di ottobre dal Ministero dell’Economia, il reddito medio di un fattorino Uber Eats che accetta tutte le corse è stato di 10,10 euro lordi l’ora nel 2023. Questo è inferiore al salario minimo, se teniamo conto dei contributi. Uberizzazione è anche questa?

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