Ricordi delle riprese, apparizione sul tappeto rosso a Cannes, invito alla Star Academy… Da quasi due anni, i quaranta musicisti dell’armonia dei minatori di Lallaing, una piccola città del Nord, vivono un sogno a occhi aperti. L’uscita della commedia di Emmanuel Courcol, questo mercoledì 27 novembre, è l’occasione per ripercorrere questa inaspettata odissea.
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Chi ci avrebbe creduto? Che un’armonia proveniente da un piccolo villaggio del nord, come tanti altri nella regione, si ritrova sotto i riflettori del cinema francese? Lasciate che una banda di Ch’tis, eroi inaspettati di una commedia, sfili sulla Croisette o ravvivi il set della Star Académy. “È fantastico, non ce lo aspettavamo assolutamente.” confida Pascal Dumont, trombettista della fanfara.
C’era una persona che credeva in questa troupe di ottoni fino ad ora sconosciuta al grande pubblico. È Emmanuel Courcol, il direttore diUn trionfoche scriverà la sceneggiatura del suo nuovo Film Una fanfara nelle mani dei quaranta musicisti di Lallin che, conquistati, diventeranno i principali protagonisti, accanto agli attori professionisti.
La storia? Quello di un incontro tra Benjamin Lavernhe, celebre direttore d’orchestra, e Pierre Lottin, musicista in armonia, che incarnano due fratelli che la vita ha separato e che le possibilità del destino riuniscono.
Le riprese inizieranno nella primavera del 2023 a Lallaing, in questa cittadina di 6.200 anime, affiancata nel cuore del bacino, vicino a Douai. La scuola di musica della città ei suoi mattoni rossi fanno da cornice ad alcune scene e non mancano di ricordare l’eredità dell’armonia, che trae la sua esistenza dal fondo delle miniere di carbone.
Foto di cavalletti di miniera, stendardi di Santa Barbara – la patrona dei volti neri – o anche una gigantesca tela di minatore… Nel quadro del regista, traspare la realtà sociale di un’epoca e di una regione. “Il luogo è piuttosto esotico, con un’identità molto forte, che ricorda il paese minerario della Gran Bretagna, nel paesaggio e nelle tradizioni,” ha raccontato a Emmanuel Courcol, che si è ispirato al film Les Virtuoses (1996), dei membri di una banda di ottoni in una città mineraria al di là della Manica.
Quella che è ancora solo una bellissima esperienza nella vita di questi musicisti si trasformerà in una favola la sera del 19 maggio 2024. Il film è selezionato dall’organizzazione del festival di Cannes. Il regista invita quindi i membri dell’armonia. “È un’idea che ho in mente da un po’, racconta Emmanuel Courcol. Ci siamo detti, non si sa mai, se un giorno faremo Cannes, porteremo questi con noi.”
“Non avevo mai preso un aereo, è impressionante quando esci dalla pista e sali in quota”.
Daniel, musicista dell’armonia dei minatori di Lallaing
Fatto, la fanfara del nord si imbarca all’aeroporto di Lesquin. Una novità per Daniele: “Non avevo mai preso un aereo, è impressionante quando esci dalla pista e sali in quota”. “Noi, trovandoci a Cannes, non ci abbiamo mai pensato, ci abbiamo anche scherzato sopra” sbottò un altro. Ma la realtà si impone su di loro mentre attraversano l’atrio di un palazzo e le spiagge di Cannes. “C’è gente che ci applaude anche per le strade” dice uno dei membri con un sorriso. Il caldo del Nord è appena arrivato sulla Croisette.
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Reportage sull’armonia Lallaing al festival di Cannes.
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©France Télévisions
Il miracolo di questo soggiorno prende forma sulle note di Portami di Charles Aznavour, eseguito sul palco del festival davanti a più di 1.000 spettatori. Nella stanza, il resto della troupe cinematografica è esultante. Dalle tribune cade una pioggia di applausi. I sorrisi sono ampi. I musicisti brillano, in tutta umiltà.
Se la storia è già bella, non finisce qui. Quella che segue è una maratona di anteprime nel Paese, compresa quella trionfale che aprirà l’Arras Film Festival l’8 novembre. Al termine della proiezione il pubblico si è alzato per un’ovazione durata diversi minuti. Prima di vedere la banda salire sul palco, in carne ed ossa!
“Ho notato che queste bande di ottoni sono molto orientate alla famiglia, che è uno sbocco molto collettivo, che mescola generazioni.”
Benjamin Lavernhe, attore di En fanfare
Una fanfara che seduce il cuore della troupe cinematografica. “Prima di non sapere nulla delle bande di ottoni, ammette l’attore Pierre Lottin. Ora, dopo aver realizzato questo film, li adoro semplicemente, sia per la musica che fanno, sia per il fatto che sono toccanti, sono interi.” Benjamin Lavernhe abbonda: “Ho notato che queste fanfare sono molto orientate alla famiglia, che si tratta di uno sbocco molto collettivo, che mescola le generazioni, quindi che queste persone portino il loro fascino, il loro umorismo e la loro autenticità in questo film è stata un’opportunità.”
Con la promozione del film, la fanfara del Nord verrà proiettata fuori dalla sua consueta zona di comfort, a lungo confinata nelle commemorazioni e nelle sfilate delle majorette. A metà novembre è arrivata sul set di Star Académy, su TF1. “Per noi è stata una sfida, sapevamo che quella non era la nostra clientela, presenta Olivier Viellard, uno dei direttori d’armonia. Come nel film, è stato il grande divario tra i generi, la poca armonia che ha incontrato lo star system.”
Dalle confessioni di Olivier Viellard, questa bellissima avventura avrà “riuniti e resi orgogliosi” un intero gruppo di musicisti, di età compresa tra i 13 e gli 80 anni. Un gruppo che, dopo una parentesi incantata, riprenderà il corso normale della sua vita, o quasi. Domenica 1 dicembre, come ogni anno, la banda darà un concerto per Sainte-Barbe nella sala municipale. Ma quest’anno avrà l’onore di avere tra le sue fila la musicista professionista Isabelle Zanotie, che altri non è che l’attrice clarinettistaUna fanfara.
Con Christelle Massin
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