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Michel Hazanavicius celebra i Giusti

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Humile, probabilmente non apprezzerebbe il paragone. Ma con il suo nuovo – commovente – film, Michel Hazanavicius avrebbe potuto benissimo firmare la controparte francese di La lista di Schindler. Un inno ai Giusti e alle luci fragili ma valorose delle anime che brillavano nell’oscurità nazista.

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Lungometraggio d’animazione basato sull’omonimo racconto di Jean-Claude Grumberg pubblicato nel 2019, Il più prezioso dei beni segue il destino di un’anziana coppia di taglialegna polacchi senza figli, che vivono nella foresta, vicino a un campo di sterminio che ricorda Auschwitz. In una gelida mattina d’inverno, un convoglio di deportati lascia dietro di sé un bambino avvolto in un tallith – lo scialle della preghiera nella religione ebraica.

La bambina, una ragazzina, è stata gettata dal carro dal padre in un gesto disperato. Con il suo fagotto sulle spalle, il taglialegna raccoglie “il più prezioso dei beni” e decide di raccoglierlo. Prima con grande dispiacere del marito, poi con la sua complicità, contro ogni previsione.

Miscela di modestia e verità

Diretto, all’età di 57 anni, da Michel Hazanavicius trasceso dal suo soggetto, questo dramma tra poesia e realismo offre un trattamento senza precedenti della Shoah sullo schermo. Di volta in volta toccante, meraviglioso, abbagliante, l’affresco animato, narrato da Jean-Louis Trintignant (nel suo ruolo finale), assume la scelta della favola per metterci a debita distanza dall’indicibile. Tuttavia, non evita l’orrore durante una terrificante incursione oltre i cancelli del campo di sterminio: un’equazione delicata, risolta con un misto di modestia e verità.

Ex bambino ebreo nascosto durante la guerra, Jean-Claude Grumberg è amico di sempre del regista di OSS117, i cui quattro nonni – tutti ebrei dell’Europa dell’Est, rifugiati in Francia negli anni ’20 – sopravvissero all’occupazione.

“Fino ad ora mi ero rifiutato di affrontare questo argomento nel cinema”, spiega Michel Hazanavicius. Sentivo che questa storia riguardava più i miei nonni che i miei. E poi leggere il libro mi ha convinto… C’era una storia inarrestabile, molto bella, che, sotto la maschera di un racconto, parlava ai bambini di temi umanisti potenti. Ho pensato a lungo, come Claude Lanzmann, che l’unico modo per parlare della Shoah fosse attraverso la testimonianza. Ma col tempo i testimoni scompariranno. Come possiamo allora trasmettere questa storia ai bambini? »

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Risposta

Michel Hazanavicius continua a lavorare Il più prezioso dei beni per sei anni. L’esplosione dell’antisemitismo in Francia e nel mondo a partire dal 7 ottobre dà una risonanza implacabile al suo film. Nonostante il contesto, il regista vuole essere ottimista: “È importante creare nuove figure eroiche per i bambini. Il mio film celebra i Giusti e da diverse settimane lo mostriamo ai bambini delle scuole, che sono molto rispettosi e fanno tante domande. »

“Il più prezioso dei beni” ✭✭✭✭film d’animazione di Michel Hazanavicius (Francia, 1h20), hacon le voci di Jean-Louis Trintignant, Dominique Blanc, Denis Podalydès… Nelle sale dal 20 novembre.
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