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Perché James Bond sarebbe dovuto morire dopo 7 minuti di film?

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Questo lunedì 11 novembre 2024 alle 21:05 va in onda 3 Pioggia forteil 23esimo film della saga di James Bond in cui l'agente 007 sarebbe dovuto morire dopo… 7 minuti, come apprendiamo da questi esperti medici intervistati dalla Posta quotidiana.

Dopo Casinò Reale et Quanto di conforto (in cui Mathieu Amalric si è ispirato a un famoso politico francese per il suo ruolo da cattivo), France 3 continua il suo ciclo di James Bond fatto dentro Daniel Craig… Con la messa in onda, questo lunedì 11 novembre 2024 alle 21:05, di Pioggia forteconsiderato da molti uno dei migliori film della saga dell'Agente 007. In questa nuova opera, la famosa spia dell'MI6, il servizio segreto britannico, si confronta questa volta con il cyber-terrorista Raoul Silva, brillantemente interpretato dallo spagnolo l'attore Javier Bardem.

James Bond sarebbe dovuto morire proprio all'inizio del Pioggia forte

I fan ormai ci sono abituati, James Bond, anche se partito male, ha sempre saputo uscire da situazioni più che delicate. Dopotutto, non è per niente la migliore spia del mondo! Ma secondo gli esperti medici che hanno analizzato Pioggia forte per il quotidiano britannico the Posta quotidiana, l'agente 007 sarebbe dovuto restare lì dal settimo minuto del film. Infatti, in questo preciso momento, viene colpito alla spalla da un proiettile all'uranio impoverito che ha raggiunto i suoi polmoni, cosa che normalmente avrebbe dovuto uccidere definitivamente il nostro eroe. Soprattutto perché è un'arma che può distruggere soprattutto i carri armati! “Nell’improbabile caso in cui il proiettile non avesse causato ferite mortali, la natura radioattiva delle munizioni al plutonio avrebbe aumentato significativamente il rischio di cancro.” indicano gli specialisti ai media inglesi. Un'analisi riportata anche dai colleghi di 20 minuti.

La sorprendente storia di quest'isola che ha fatto da cornice a Pioggia forte

In Pioggia forteJames Bond viene a un certo punto consegnato al quartier generale di Raoul Silva, l'antagonista del film. Una sequenza particolarmente suggestiva ambientata su una misteriosa isola dismessa. In realtà è l'isola di Hashima, un luogo ricco di storia, situato al largo della costa di Nagasaki, in Giappone. Antica città mineraria, il sito divenne “alla fine degli anni '50”il luogo più densamente popolato della Terra, con 5.300 persone che vivono su poco più di sei ettari“, dettagliano i nostri colleghi da Franceinfo. Ma l’arrivo del petrolio negli anni ’70 ebbe la meglio sul carbone e l’isola fu presto abbandonata. Dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO dal 2005, è stato riaperto al pubblico dal 2009 e continua ad affascinare tantissimi visitatori!

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