[CINÉMA] Totto-Chan, per deliziare il nostro giovane pubblico

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Dopo il recente Gigante Blu et Il più prezioso dei beniun nuovo film d’animazione ha stuzzicato la nostra curiosità. Totto-Chan, la bambina alla finestradiretto da Shinnosuke Yakuwa, vincitore del premio Paul Grimault all’ultimo festival di cinema d’animazione di Annecy, nel giugno 2024, delizierà il pubblico giovane e sarà oggetto di una piacevole gita in famiglia.

Una storia d’infanzia nel Giappone degli anni ’40

La storia segue Totto-Chan, una ragazzina tanto curiosa quanto dissipata, appena iscritta a Tomoe, una scuola alternativa, modernista e progressista, che ricorda Montessori, dove potrà dare libero sfogo alla sua fantasia, alla sua indipendenza e la sua creatività. Questo, in un momento in cui il Giappone, per la prima volta nella sua storia, coltivando progetti espansionistici, fu coinvolto insieme alla Germania nella Seconda Guerra Mondiale.

Appena arrivata in questa scuola, le cui aule non sono altro che vagoni ferroviari riconvertiti, Totto-Chan si imbatte in Yasuaki, un ragazzo affetto da poliomielite che cercherà di aiutare come meglio può.

Adattato dall’autobiografia best-seller del 1981 di Tetsuko Kuroyanagi, influente personaggio televisivo, presentatrice, attrice, saggista e ambasciatrice dell’UNICEF, Totto-Chan, la bambina alla finestra avrebbe potuto vedere la luce molto prima, quando sappiamo che il libro originale viene regolarmente studiato in classe. Il suo autore, dopo molte proposte da parte dei cineasti, ha finalmente accettato questo adattamento a cartoni animati per raggiungere meglio i giovani di oggi.

Crescere attraverso il dono di sé

Un po’ demagoga nel suo ingenuo elogio dell’insegnamento modernista, questa storia piena di umorismo e giocosità avrebbe potuto benissimo limitarsi alla leggerezza dei suoi inizi se il regista avesse puntato il cursore solo sull’amicizia. mantenere i due compagni. Una relazione segnata dall’empatia, e anche dalla compassione, che arriva fino alla donazione e al sacrificio di sé. Così, nel corso degli anni, e con il progredire del conflitto globale, la storia acquista profondità, maturità e gravità, come i suoi personaggi…

Più consapevole dei suoi compagni della finitezza dell’esistenza, il giovane Yasuaki non cade mai del tutto nella disattenzione e trova rifugio in se stesso, nella letteratura, quando gli altri svolgono le loro attività fisiche nel cortile. Attraverso il contatto con lui, Totto-Chan potrà assumersi la responsabilità, uscire un po’ da se stesso e crescere.

Piuttosto adatto ma lungi dall’essere così lezioso come suggerisce il trailer, il film di Shinnosuke Yakuwa beneficia di un’animazione nel complesso classica ma efficace, con colori cangianti e primaverili. Molto bella visivamente, Totto-Chan, la ragazzina alla finestra non ha usurpato il suo premio al Festival di Annecy.

3 stelle su 5

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