Cosa ti ha spinto a partecipare Pechino espresso ?
Matteo: “Era da tempo che volevamo partecipare. Ciò che ci motiva è il lato competitivo e mentale.“
Esmeralda: “Abbiamo seguito il processo di casting tre volte perché volevamo davvero partecipare. L’ultima volta non abbiamo fallito, ma siamo stati selezionati come coppie sostitutive. È stato un po’ frustrante. Quando abbiamo saputo che questa volta avremmo davvero partecipato, siamo stati felici. Ciò che interessava a me, come a Matteo, era superare me stesso ma anche permettere alle persone di andare oltre le apparenze perché quando la gente mi vede, a prima vista, non sembro proprio qualcuno. ‘un avventuriero.“
La nuova stagione di Beijing Express non sarà trasmessa in Belgio
Perché hai scelto di andarci con i cugini?
M. : “Esmeralda ed io non potevamo immaginarci di fare una cosa del genere con nessun altro. Siamo molto affiatati ma entrambi abbiamo caratteri forti quindi a volte può creare tensione. Ma, allo stesso tempo, è ciò che ci aiuta a unirci.“
Come ti sei preparato a questa esperienza?
M. : “Non penso che tu possa davvero prepararti per un’avventura del genere. Ho solo provato a fare un po’ più di sport ma questo è tutto.“
E.: “Da parte mia, odio lo sport! Ma, guardando indietro, ho capito che era essenziale realizzare questo spettacolo. Quando non hai cardio, fa un po’ caldo! Contavo un po’ su Matteo! Lui si concentra più sul lato fisico e io su quello mentale!“
Péket Express: Fun Radio è tornata di nuovo
Quali pensi siano i tuoi punti di forza per andare avanti nell’avventura? E, viceversa, quali sono i tuoi punti deboli?
M. : “Penso che dovrò concentrarmi il più possibile sul mio lato sportivo e sulla mia mentalità. Sono una persona molto introversa, quindi ho qualche difficoltà a relazionarmi con le persone. Potrebbe essere un ostacolo. Ho molte difficoltà anche in inglese.“
E.: “A differenza di Matteo, adoro parlare! Non mi dispiace affatto fermare un’auto o avvicinarmi a una persona che non conosco. Io parlo e lui agisce.“
Come sei uscito da questa avventura?
M. : “Ci ha aperto gli occhi su tantissime cose. Ci siamo ritrovati con persone che non hanno elettricità, che non mangiano quello che vogliono o che devono camminare 100 metri per fare pipì. E’ uno schiaffo in faccia.“
E.: “Quando torniamo a casa e ci addormentiamo tranquillamente nel nostro letto, diciamo a noi stessi che queste persone vivono ancora nella stessa situazione. Ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati.“