Di H. Haouala – LA SOSTANZA, sangue sofisticato combinato con femminilità: una frenesia filmica

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Tunisia digitale


| 1 ora fa

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LA SOSTANZA, il film che sta facendo il giro del mondo è nelle sale tunisine.
Una fiction cruenta con un tocco di umorismo scritta e diretta da Coralie Fargeat e interpretata da Demi Moore e Margaret Qualley. Questo è un film cruento molto sofisticato e femminista portato avanti da un trio di donne dietro e davanti alla telecamera.

Il film è stato presentato in anteprima mondiale all’ultimo Festival di Cannes, ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura e ha particolarmente scioccato il pubblico del festival.

THE SUBSTANCE segna il grande ritorno di Demi Moore che chiaramente non ha detto la sua ultima parola. Lei, che negli anni ’90 era l’attrice più pagata di Hollywood, interpretando ruoli leggendari e indimenticabili come Kim Basinger e Sharon Stone, torna nel 2024, esaltando i suoi 60 anni.

Eccoci di nuovo nei panni di Elizabeth Sparkle, un’anziana figura televisiva considerata fastidiosa dal produttore del canale che sta concludendo la sua carriera. Per questo ruolo, Demi Moore osa il massimo: si lascia riprendere vicino alla telecamera che descrive ogni ruga del suo viso e ogni imperfezione per un’esposizione letterale e figurata.

Immagina di diventare una versione migliore di te stesso! Questa è la promessa di questo film.
Con THE SUBSTANCE puoi generare un’altra versione di te stesso, più giovane e più bella, incarnata da Margaret Qualley nel personaggio di Sue…Tu sei la matrice, condividi il tempo, sette giorni per uno, sette giorni per l’altro, ma ricorda che tu sei uno. E da lì tutto il film ha un senso.

Il film alterna quindi due vite, due carriere, due ambizioni, due ego ma anche due corpi. Insomma, due donne. Quando uno dorme per sette giorni, l’altro agisce.

LA SOSTANZA è un film che disturba, che solletica, che opprime. Questo è l’obiettivo della sua regista che rivolge uno sguardo femminile ai dettami del corpo e ai canoni di bellezza governati esclusivamente da un universo maschile interpretato da Dennis Quaid nel ruolo di Harvey. La regista Coralie Fargeat esplora percorsi cinematografici estremamente frenetici e insiste nel fare riferimento al cinema di genere. Fin dall’inizio si annuncia il riferimento kubrickiano, abbiamo quasi davanti agli occhi SHINING e 2001 ODISSEA NELLO SPAZIO. Anche David Cronenberg è chiaramente lì.

THE SUBSTANCE è un film meticolosamente costruito su un intero sistema di potere, sorveglianza, dipendenza e dominio. THE SUBSTANCE è un film sulla definizione stessa dello sguardo: come ci guardiamo e come siamo guardati. Lo specchio, il riflesso, l’immagine occupano uno spazio considerevole, il desiderio di essere guardati struttura il racconto della narrazione, qualcosa che accentua l’idea di identificazione nello spettatore e stimola permanentemente questo desiderio, anche il piacere di essere ammirati . Ciò che è interessante in questo film è lo sguardo femminile portato avanti dai due personaggi (Elisabeth e Sue), uno dei quali è passivo e l’altro attivo, uno sguardo che, ogni sette giorni, offre a questa un’esperienza unica.

LA SOSTANZA è al parossismo estremo: sangue, carne, bruttezza ma soprattutto disumanizzazione. Il regista opta per la ripetizione nella messa in scena, lasciando molto spesso da parte i dialoghi. Questa stessa messa in scena riesce a far sì che non si cada nella psicologizzazione dei personaggi femminili né nella fascinazione del corpo. D’altronde alla fine il regista avrebbe potuto evitare queste ripetizioni che causavano tempi inutili, lasciando questa sensazione di un film che “fa fatica a finire”.

THE SUBSTANCE è infatti il ​​film di una nuova generazione di cineaste che stanno investendo in altre nozioni di femminilità, che rappresentano nuove esperienze femminili rivelando una nuova audacia dello sguardo femminile e soprattutto un film in cui Demi Moore è stata assente dal cinema per un di successo da lungo tempo, sembra prendersi la sua vendetta contro l’industria di Hollywood. Un film specchio della sua carriera in cui ti dice chiaramente: “Sono ancora io”!

Un film da guardare!

Lancia HAOUALA

Docente di tecniche audiovisive e cinema

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