L’attore Benjamin Lavernhe, che interpretava l’abate Pierre in un film biografico, dice di essere “devastato” e parla di “tradimento”

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“Dire a noi stessi che questo ci è mancato e che non l’abbiamo visto, è la cosa più terribile”, descrive l’attore a proposito delle accuse di violenza sessuale perpetrate per anni dall’abate. La sua testimonianza si trova nel programma “Beau Geste”, in onda questa sera su 2.

France Télévisions – Editoriale Cultura

Pubblicato il 10/11/2024 17:41

Aggiornato il 10/11/2024 18:43

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L’attore Benjamin Lavernhe in una conferenza stampa al Festival di Cannes, 27 maggio 2023, durante la presentazione del film “L’Abbé Pierre, une vie de combats”. (JULIE SEBADELHA/AFP)

Nel film biografico un po’ agiografico pubblicato nel novembre 2023, Abbé Pierre, una vita di lottadiretto da Fréderic Tellier, l’attore Benjamin Lavernhe interpretava la figura religiosa. Oggi, mentre si moltiplicano le accuse di violenza sessuale contro l’abate, lui reagisce per la prima volta e dice di sentirsi tradito, nel programma “Beau geste”, in onda domenica 10 novembre su France 2.

Penso già alle vittime, le testimonianze sono 25 ed è terribile. Ovviamente proviamo un grande tradimento, una grande tristezza.” dice Benjamin Lavernhe. “Stupore. Cerco parole, ma è difficile trovarle. Paura, perché da qualche parte era un amico.“Perché se l’attore non avesse incontrato il prete, l’avrebbe fatto”, ha detto, “l’impressione di averlo conosciuto un po’“.

Come poteva comportarsi così male questo ragazzo che ha fatto così tante cose straordinarie? E oltre! La dualità dell’essere umano, l’ambivalenza, è sempre uno shock“, insiste l’attore.”E ovviamente Frédéric Tellier e tutte le squadre sono devastate. (…) Dire a noi stessi che questo ci è mancato e non l’abbiamo visto, ecco la cosa più terribile. Quindi sì, ci vorrà del tempo per superarlo.”

Dopo Dopo le prime sette accuse rivelate a luglio, l’abate Pierre è accusato da 17 nuove donne di diversi tipi di violenza sessuale, secondo un rapporto della società specializzata Egaé(Nuova finestra) trasmesso dalla Fondazione Abbé-Pierre.

Il rapporto presentato il 4 settembre al movimento Emmaüs dettaglia i fatti che vanno da “commenti sessuali” A “Atti ripetuti di penetrazione sessuale”anche su una persona adulta “contatto sessuale con un bambino”. In reazione a queste testimonianze, la Fondazione ha annunciato diversi provvedimenti, tra cui il cambio del proprio nome per eliminare la menzione dell’abate.

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