Come è nato questo progetto?
Ho chiesto ad Angel, il giorno prima che iniziasse la facoltà di medicina, di seguire il suo viaggio per realizzare un film. Siamo molto legati nonostante la differenza di età e lui ha accettato con naturalezza. È più un film sul viaggio di un adolescente verso l’età adulta, in questo caso mio fratello, che sul nostro sistema sanitario. Se fosse stato bocciato al primo anno di medicina e avesse preso un’altra strada, mi avrebbe interessato altrettanto, forse anche di più!
Tuttavia, nel suo film c’è un messaggio sullo stato del nostro sistema sanitario in Francia?
Necessariamente. Ciò che emerge, soprattutto attraverso i dieci stage che Angel ha svolto, è la disfunzione del nostro sistema ospedaliero, che gli studenti di medicina non vedono perché hanno la testa nel manubrio. Ciò che mi interessava era registrare questi momenti in cui mio fratello si interroga su tutto ciò e in cui vediamo il viaggio intellettuale che lo porta gradualmente ad avvicinarsi alla medicina umanista, nei quartieri e nei deserti medici (Nota del redattore: esercita oggi a Marsiglia).
Come riassumere 12 anni di riprese in due ore di film?
C’è molto lavoro di editing. Durante le fasi di ripresa accumulavo immagini senza pormi alcuna domanda. Il filo narrativo è stato costruito successivamente. Mi piace lavorare così, prendendomi il tempo per andare a fondo degli argomenti e delle storie. Questo è ciò che consente la forma documentaria. Anche la narrativa mi interessa ma i vincoli produttivi non consentono questa libertà.
Date del tour
11 ottobre alle 20:30 al Galaxy di Châteaubernard; il 12 ottobre alle 20,30 al Cinéma de la Cité di Angoulême; 13 ottobre alle 16 al Select di Blanzac; 14 ottobre alle 20:30 alla Halle aux grains di La Rochefoucauld; 15 ottobre ore 20:30 al Capitole di Confolens.
