La folle e triste storia di On the Silver Globe

La folle e triste storia di On the Silver Globe
La folle e triste storia di On the Silver Globe
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Un film folle, maledetto, ambizioso, unico… Al globo d’argento di Andrzej Żuławski è una chimera cinematografica, emozionante, ma incompleta.

Nel 1977, proprio quando Star Wars stava per cambiare per sempre il cinema di fantascienza americano, un’altra storia di fantascienza fu improvvisamente chiusa. Lontano dall’avventura di opera spaziale di George Lucas, On the Silver Globe potrebbe essere considerato la sua antitesi assoluta. Questa favola spaziale di Andrzej Żuławski (Possession, The Important Thing is to Love) è opaca, psichedelica, inquietante… e invece di cercare di intrattenere, trasmette il suo discorso filosofico e politico in modo molto diretto.

Niente di straordinario quando si è abituati alla letteratura di fantascienza. Ma raramente un film ha tentato di trasporre la densità (a volte indigesta) di questa letteratura sullo schermo come fa Sur le Globe d’Argent. Per molti versi, il lungometraggio di Andrzej Żuławski è un po’ come un Dune polacco. Presenta temi simili all’opera di Frank Herbert (l’avvento di un messia in una civiltà barbara, allegorie del fascismo, religione). Questo gemellaggio arriverà al punto in cui Dune condividerà la sua maledizione di progetti di adattamento (prima dell’arrivo di Denis Villeneuve) con Sur le Globe d’Argent.

Żuławski, il globo sognante

Sfortunato e incompiuto, On the Silver Globe è un puzzle di cinema di fantascienza che riesce a distinguersi dalla filmografia di Żuławski per la sua singolarità. E non è un’impresa da poco, se si è già stati un po’ confrontati con le altre produzioni del gentiluomo. Il regista polacco è infatti noto per il suo stile anticonformista, le sue riprese traumatiche e il suo gusto per i racconti viscerali.

E non è facile avvicinarsi al suo cinema, tanto è vario e ricco. Ma in generale, possiamo dire che Żuławski ha sempre usato il suo medium per esplorare temi metafisici, esistenziali e sociali, in particolare in relazione alla situazione in Polonia tra gli anni ’70 e ’80. Żuławski non è mai stato uno che scende a compromessi con la sua visione delle cose, il che ha avuto l’effetto di marginalizzare alcuni dei suoi film.

Niente può prepararti a questo

Così, quando si è imbattuto nell’opportunità di abbracciare ciascuna delle sue ossessioni in un singolo progetto, si è messo naturalmente a produrre un film che fosse ancora più marginale degli altri. Più caotico, ma anche più personale. Perché On the Silver Globe è la realizzazione di un sogno. Per molto tempo, il regista aveva giocato con la fantasia di adattare una saga letteraria chiamata The Lunar Trilogy, scritta dal suo prozio, Jerzy Żuławski. E nonostante la difficoltà della sfida, intende riuscirci.

Si tratta di un’epopea colossale (simile a Dune) ambientata su una Luna recentemente colonizzata da sopravvissuti umani e in cui il m…

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