Pirelli non vuole dare per scontato che le forature che hanno colpito Carlos Sainz e Lewis Hamilton in Qatar siano state causate esclusivamente dai detriti dello specchietto retrovisore esterno di Alex Albon, distrutto pochi secondi prima delle due rotture quasi simultanee.
Vista la natura aggressiva della pista di Losail e dei suoi cordoli, le gomme sono sottoposte a stress enormi e Pirelli studierà le possibili cause derivanti dai suoi prodotti.
“Come previsto, questo fine settimana è stato molto impegnativo per noi. Questa domenica abbiamo avuto due forature sulla gomma anteriore sinistra delle vetture di Sainz e Hamilton” ha affermato Mario Isola, direttore del programma Pirelli Formula 1.
“Come da procedura, ora analizzeremo in dettaglio gli pneumatici danneggiati, insieme ad una selezione di altri pneumatici, per confermare che questi fossero effettivamente collegati ai detriti sulla pista”.
“Insieme ai dati telemetrici che abbiamo acquisito e alle immagini di bordo delle vetture, verranno inviati al nostro laboratorio di Milano Inoltre, effettueremo tutti i consueti controlli sulle sollecitazioni a cui sono stati sottoposti gli pneumatici .”
Isola ammette che il Qatar è un posto speciale per gli pneumatici F1: “Questo circuito ha caratteristiche del tutto particolari: è molto severo in termini di energia esercitata sulle gomme e in termini di usura del battistrada, senza provocare cali di prestazione”.
“È chiaro che questa combinazione di fattori può creare una situazione in cui i livelli di usura raggiungono il limite, mentre i team cercano comunque di allungare lo stint il più a lungo possibile per ottenere il miglior risultato possibile e noi lo facciamo. lo abbiamo visto durante questa gara .”
L'italiano riconosce però che lo Sprint aveva lasciato qualche perplessità sul rendimento delle gomme: “Durante lo Sprint di sabato, in alcuni casi il livello di usura aveva raggiunto il 100% su vetture che partivano con circa un terzo del carico di carburante che avevano portato alla partenza questa domenica.
“Su questo circuito l’anteriore sinistro è la gomma sottoposta al carico maggiore e non è un caso che le due forature siano avvenute proprio su questa gomma. Quando si arriva ad un certo livello, il minimo detrito può causare una situazione come quella che abbiamo osservato. “
“Per il resto, le prestazioni delle mescole più utilizzate – C1 e C2 – sono state molto simili e, come accennato in precedenza, con un degrado minimo. Pertanto, il livello di gestione degli pneumatici richiesto è stato praticamente nullo, potendo i piloti attaccare come quanto volevano, anche se in realtà avevano una strategia unica.”
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