L’Alpine F1 si è assicurata di portare tra le sue fila il giovane pilota argentino Franco Colapinto. Colui che a fine stagione aveva sostituito il poco performante americano Logan Sargeant alla Williams, aveva fatto un debutto notevole ed era diventato uno dei nomi che alimentavano il mercato della F1.
A soli 21 anni, Colapinto non aveva alcuna possibilità di poter correre da titolare nel 2025 prima che Flavio Briatore e l’Alpine mettessero in dubbio questa affermazione firmando, si dice, per cinque anni, quello che altrove è fortemente voluto dai suoi sponsor sudamericani e un nuovo pubblico argentino che (ri)scopre la passione per la Formula 1.
Ufficialmente Colapinto ha firmato con l’Alpine come collaudatore e pilota di riserva, ma la durata del contratto e le somme pagate dalla scuderia franco-inglese per metterlo in piedi lasciano intendere che Briatore non avesse assolutamente alcuna intenzione di fermarsi lì. Il posto di Jack Doohan, rookie con il contratto per assistere Pierre Gasly la prossima stagione, in sostituzione di Esteban Ocon, sembra già essere espulso e si vocifera che il giovane australiano avrebbe garanzie solo per poche gare a inizio stagione, prima Con Colapinto è possibile l’inversione dei sedili.
In ogni caso, la dirigenza dell’argentino ha fatto sapere che con insistenza e argomenti l’Alpine ha fatto di tutto per assicurarsi i servizi del suo puledro.
“Il [Briatore] è stato il primo interessato”, ha assicurato la co-manager Maria Catarineu. “In realtà, più o meno nello stesso periodo della Red Bull. Ma Flavio ha detto ‘lo voglio e così’. È lì che è iniziato tutto. E Flavio non ha mai perso il suo interesse”.
“Alla fine la strada della Red Bull, per diversi motivi, non poteva essere scelta. Prima di tutto, poiché la Red Bull ha molti elementi, ha un’accademia molto potente con piloti che stavano già aspettando e, beh, questo non ha funzionato”.
“È molto, molto felice”continuò parlando del suo pilota, la cui ascesa avvenne alla velocità della luce. “Devi sapere che fino a qualche mese fa non sapevamo se avremmo mai fatto la Formula 1. E poi sono arrivate le nove gare con la Williams”.