Rolex non ha rinnovato la sua partnership come Cronometrista Ufficiale del Gran Premio di Formula 1; alcuni pensano che il marchio della corona voglia spostarsi verso sport più virtuosi e più “green friendly”, mentre altri credono che LVMH e i suoi miliardi potrebbero aver superato se stessi a un livello che Rolex non voleva più seguire?
Alcuni (Forbes in particolare) parlano di 50 milioni di euro di sponsorizzazione all’anno per Rolex e 150 milioni per il gruppo LVMH. Risultato? È il marchio di orologi TAG Heuer a raccogliere il testimone del cronometraggio della F1.
Ricordiamo che TAG Heuer è stata la prima casa di lusso a vedere il proprio logo apparire su un’auto di Formula 1 nel 1969 e la prima a sponsorizzare una squadra nel 1971.
Con 239 vittorie, 613 podi, 9.471 punti, 11 Campionati del Mondo Costruttori e 15 Campionati del Mondo Piloti al suo attivo grazie ai suoi legami con diversi team, il suo rapporto con la Formula 1 è stato uno dei più prolifici della storia.
Durante gli anni ’60, mentre la Formula 1 continuava a crescere in popolarità, i modelli Heuer divennero strettamente legati agli sport motoristici e ai piloti. Uno dei primi momenti chiave ci riporta a Jochen Rindt, il famoso pilota di Formula 1: nel 1970 vinse postumo il Campionato del Mondo Piloti e Costruttori per la Lotus con l’orologio Heuer Autavia 2446 che lo accompagnò per tutta la sua carriera.
Un momento cruciale si verificò quando Jack Heuer, allora amministratore delegato dell’azienda di famiglia, incontrò un giovane pilota di talento di Friburgo, in Svizzera: Jo Siffert.
Per contribuire a promuovere e sostenere il lancio del Calibro 11, un rivoluzionario cronografo automatico, fu raggiunto un accordo con Siffert che prevedeva di apporre un logo sul Rob Walker Lotus 49B che avrebbe utilizzato durante la stagione 1969, oltre ad aggiungere il logo Heuer stemma sulla sua tuta da corsa e indosserà un modello Autavia 1163 con quadrante bianco, animato dal nuovo movimento.
Questo evento segna un punto di svolta perché è la prima volta che un orologiaio o un marchio di lusso non appartenente ai fornitori di automobili d’epoca sponsorizza un pilota di Formula 1 e vede il suo logo esposto su un’auto.
L’inizio di una strategia rivoluzionaria stabilita da Jack Heuer che ridefinirà completamente il marketing sportivo nel settore delle corse automobilistiche.
Nel 1985, Heuer fu acquistato dal gruppo Techniques d’Avant Garde, proprietario anche del team McLaren di Formula 1. L’azienda prese quindi il nuovo nome, TAG Heuer, e il suo nuovo logo apparve sul parabrezza della MP4/2C, l’auto che vinse il campionato mondiale piloti con Alain Prost nel 1986.
Nello stesso anno, la casa lanciò un nuovo orologio rivoluzionario il cui nome sembrava appropriato: il TAG Heuer Formula 1. Con le sue casse, bracciali e quadranti dai colori vivaci, questo modello divenne una vera e propria icona culturale e riscosse un grande successo, confermando così il forte legame unendo TAG Heuer agli sport motoristici e diventando l’orologio essenziale dell’epoca.
Un altro momento cruciale fu l’arrivo nel 1988 di un giovane e promettente pilota brasiliano di nome Ayrton Senna nel team McLaren. Dalla stagione successiva indossò orologi TAG Heuer e rimase fedele alla casa fino a vincere per tre volte il Campionato Mondiale Piloti.
Senna è purtroppo scomparso nel 1994, ma la sua eredità è portata avanti da TAG Heuer. L’orologiaio, infatti, continua a collaborare con la Fondazione Senna, facendo propri lo spirito competitivo e i valori personali che rendono Senna una vera icona agli occhi del mondo.
Nel 1992, TAG Heuer ha stipulato un accordo per diventare cronometrista ufficiale della Formula 1, sfruttando la propria esperienza per migliorare e sviluppare la precisione e l’affidabilità delle soluzioni di cronometraggio utilizzate in questo sport.
Oltre alla raccolta e all’elaborazione dei dati, il sistema infonde anche una nuova dimensione di intrattenimento per gli spettatori e il logo TAG Heuer visibile sugli schermi televisivi di tutto il mondo diventa un segno inseparabile dello sport.
All’alba del cambio di millennio, TAG Heuer ha vinto due Campionati del Mondo Piloti con la McLaren e Miki Häkkinen nel 1997 e nel 1998. Gli anni 2000 sono stati un decennio straordinario per la Formula 1 con il passaggio dai motori V10 e V8, i motori forti rivalità tra piloti riconosciuti e l’arrivo di astri nascenti nei paddock.
Tra i nuovi nomi che si uniranno al team McLaren c’è quello di Lewis Hamilton, pilota di raro talento che realizzerà un impressionante track record in F1 e vincerà il suo primo campionato mondiale piloti nel 2008 con un orologio TAG Heuer al polso. Lewis Hamilton è ambasciatore IWC ormai da diversi anni.
Nel 2015, dopo trent’anni di collaborazione di successo, TAG Heuer e McLaren si separano. Nel 2016, TAG Heuer entra a far parte della Red Bull, una squadra che lascerà presto un segno indelebile nel mondo della Formula 1.
Il legame tra TAG Heuer e Oracle Red Bull Racing sarà segnato da quattro Campionati del Mondo Piloti grazie al talento di Max Verstappen, oltre a due Campionati del Mondo Costruttori consecutivi. La partnership tra TAG Heuer e Oracle Red Bull Racing continuerà parallelamente alle responsabilità del marchio come cronometrista ufficiale della Formula 1.
Di proprietà da diversi anni di Liberty Media, la Formula 1 è diventata uno dei campionati sportivi più popolari e culturalmente importanti con 750 milioni di appassionati in tutto il mondo, più di 90 milioni di follower sui social network e un pubblico sempre più giovane ed eterogeneo, poiché il 42% degli appassionati ora sono donne e un terzo ha meno di 35 anni.
Seguita da 1,5 miliardi di spettatori, la stagione 2024 si è rivelata epica con un’incredibile battaglia tra McLaren e Ferrari per il campionato costruttori ad Abu Dhabi.
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