Carlos Sainz ritiene che le tensioni con il suo primo compagno di squadra in F1, Max Verstappen, siano state intenzionalmente esacerbate dalla Red Bull, all’interno del team Toro Rosso.
Il pilota spagnolo, che un tempo era in lizza per sostituire Sergio Perez alla Red Bull Racing, alla fine non è stato scelto da Christian Horner, perché lo avrebbe mandato fuori “un brutto messaggio” ai giovani piloti del settore (leggi qui).
C’è anche chi ritiene che la coppia Verstappen – Sainz non avrebbe funzionato, con troppi rischi di tensione. Questa è soprattutto l’opinione espressa dal Dott. Helmut Marko.
Lo spagnolo oggi ha risposto a queste affermazioni.
“Con Max c’era rivalità, ma in questa squadra Toro Rosso si voleva a tutti i costi creare un dualismo, tensioni imposte come principio di selezione per andare alla Red Bull” spiega Sainz.
“Era un clima desiderato. E poiché avevamo 17 e 20 anni, eravamo immaturi, abbiamo avuto momenti caldi e momenti difficili. Ma la colpa è chiaramente della squadra”.
“Prendo come esempio le mie collaborazioni che seguono. Alla Renault è andato tutto bene. In McLaren, con Lando, c’era rivalità, ma meno tensione. E alla Ferrari era diverso, c’era una sana emulazione”.
“Con Charles lottavamo per le vittorie, non per gli ottavi posti. E nonostante ciò abbiamo lavorato in coppia e non in duello. E contro uno competitivo come lui tutto diventa più grande e difficile. “
“Ecco perché sono orgoglioso di come ci siamo comportati in questi quattro anni: una volta davanti a me lui, un’altra volta io. Quattro anni senza incidenti né sciocchezze, ma sempre molto vicini al traguardo. Spero che “un giorno lo ricorderemo e lo apprezzeremo”.
