Il contrasto è sorprendente. È davvero possibile analizzare la stagione di Oliver Bearman restando cartesiani? Atteso come uno dei due grandi favoriti per il titolo iridato di Formula 2, l'inglese ha vissuto una stagione deludente, segnata solo da una pole position a Jeddah (che non è riuscito a onorare), e da due vittorie in sprint in Austria e Italia, che gli è valso solo un misero 15° posto.
Deludente? Naturalmente. Un po' meno, però, se si considerano i suoi tre Gran Premi di F1 disputati… In sostituzione di Carlos Sainz colpito da un attacco di appendicite in Arabia Saudita, è salito sulla Ferrari e ha sfiorato il passaggio alla Q3, prima di tentare un onorevole 7° posto sulla costa saudita il giorno successivo. Abbastanza per mettere il suo nome sulla mappa e far sì che Haas voglia avviarlo per il 2025.
Bearman, più a suo agio in F1 che in F2
Così, quando Kevin Magnussen ricevette una sospensione dal Gran Premio per mancanza di punti sulla sua superlicenza, Ollie Bearman venne immediatamente chiamato da Ayao Komatsu per sostituire il danese a Baku. Farà meglio di così, conquistando il punto per il 10° posto, davanti a Nico Hülkenberg solo 11°. Bis si è ripetuto in Brasile, dove ha concluso 12° sotto una pioggia torrenziale, mostrandosi più a suo vantaggio rispetto al suo effimero compagno di squadra tedesco.
Come spiegare una tale differenza di risultati e di conforto da un campionato all'altro? Ospite del podcast Pirelli, il britannico ha dettagliato le preoccupazioni che potrebbe avere al volante della F2. “È davvero difficile? C'è uno stile di guida abbastanza diverso tra le due vetture, il che non mi rende facile passare regolarmente da una vettura all'altra.”
Il pilota della Prema, che prenderà parte ai suoi ultimi due appuntamenti di F2 in Qatar e ad Abu Dhabi, si sente più un pesce nell'acqua. “Mi sento un po’ naturale in F1. Tendo a prendere velocità un po' più velocemente e mi sento a mio agio alla guida di una macchina di F1. Mi sento sempre a casa quando salgo su una macchina di F1, il che è bello. E ogni volta che salgo su una macchina di F1, ho la sensazione che sia sempre più così. È una bella sensazione.
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