F1. Gran Premio degli Stati Uniti: gli highlights

F1. Gran Premio degli Stati Uniti: gli highlights
F1. Gran Premio degli Stati Uniti: gli highlights
-

Il Gran Premio degli Stati Uniti di Formula 1 ha una ricca storia segnata da diversi circuiti iconici.

Motori Dentro senza pub?

Iscriviti

Fin dalla sua nascita, questa gara si è svolta in varie sedi, dal Sebring International Raceway negli anni ’60, a Long Beach e Detroit nei decenni successivi.

È stato il Circuit of the Americas, inaugurato nel 2012 ad Austin, a consolidare davvero il suo posto nel calendario della F1. Con il suo design moderno e le numerose curve ispirate ai circuiti europei, il Circuit of the Americas è diventato rapidamente uno dei preferiti di piloti e appassionati, offrendo gare emozionanti in un ambiente spettacolare.

Abbiamo messo insieme un elenco delle edizioni più importanti di questo leggendario Gran Premio.

1959: la prima edizione

Il primo Gran Premio degli Stati Uniti di Formula 1, disputato sul circuito di Sebring in Florida, fu un momento storico per questa disciplina sotto molti aspetti.

Nono e ultimo appuntamento della stagione 1959, questa gara vide vincere Jack Brabham al volante della sua Cooper-Climax, aggiudicandosi così il suo primo titolo iridato. L’anno successivo, l’australiano vinse il suo secondo titolo prima di essere incoronato campione del mondo per la terza e ultima volta nel 1966.

Nel frattempo, il compagno di squadra della Brabham, Bruce McLaren, ha festeggiato la sua prima vittoria in F1. Questa vittoria lo ha reso il più giovane vincitore nella storia della Formula 1 fino al Gran Premio d’Ungheria del 2003 e alla vittoria di un certo Fernando Alonso.

1990: una battaglia leggendaria tra Ayrton Senna e Jean Alesi

Il primo appuntamento della stagione 1990 ebbe luogo sul circuito di Phoenix, dove Jean Alesi, al volante della sua Tyrrell, brillò con una prestazione memorabile.

Partito quarto in griglia, il francese ha fatto un’ottima partenza ed è riuscito a prendere il comando della gara. I giri che seguirono si trasformarono poi in un vero e proprio inseguimento tra lui e Ayrton Senna.

A metà gara, il brasiliano ha iniziato i suoi primi attacchi ad Alesi e tra i due è iniziata una leggendaria scaramuccia. Nonostante la tenacia del francese, Senna finì per avere l’ultima parola, vincendo con soli otto secondi di vantaggio su Alesi.

Quest’ultimo ha impressionato all’inizio della sua seconda stagione in F1, riuscendo a impressionare anche Senna con le sue prestazioni. Questo Gran Premio è ricordato come un esempio iconico di rivalità e passione in pista.

2001: un omaggio alle vittime dell’11 settembre

In omaggio alle vittime degli attentati dell’11 settembre 2001, diversi team di Formula 1 hanno espresso il loro sostegno al popolo americano durante il Gran Premio che si è svolto tre settimane dopo questa tragedia.

Il Gran Premio Jordan, con Jarno Trulli al volante, adornò la presa d’aria centrale della sua vettura con una bandiera americana e la scritta «Pace, niente guerra» (Pace, non guerra), mentre i nasi dei Ferrari erano dipinti di nero in segno di rispetto.

Domenica mattina si è tenuto un ricevimento pre-gara per onorare i piloti americani di F1, con la presenza di tre dei sei americani che parteciparono al primissimo Gran Premio degli Stati Uniti a Sebring, in Florida, nel 1959: Phil Hill, primo pilota americano di F1 campione, Rodger Ward, due volte vincitore della 500 Miglia di Indianapolis, e Bob Said.

2005: un Gran Premio Lunare

Questo Gran Premio, disputato all’Indianapolis Motor Speedway, passò alla storia della Formula 1 come la gara con meno vetture al via, con sole sei monoposto.

Durante le prove del venerdì, si è verificato un violento incidente quando Ralf Schumacher ha forato il pneumatico posteriore sinistro della sua Toyota, facendola urtare contro la sponda. Poco dopo, anche il suo compagno di squadra, Ricardo Zonta, ha riscontrato un guasto simile in un’altra curva del circuito. Questi incidenti hanno quindi sollevato preoccupazioni sulla sicurezza dei pneumatici.

In seguito a questi eventi, Michelin ha esaminato i suoi pneumatici e ha concluso che non potevano sostenere l’intera distanza della gara a causa delle loro prestazioni insufficienti in curva. Nonostante la spedizione d’emergenza di un altro tipo di pneumatici dalla Francia, i test in fabbrica hanno rivelato che anche questi non erano adatti alle condizioni di gara.

Pochi minuti prima della partenza, la suspense era al culmine.

Le vetture si posizionavano sulla griglia, ma al termine del giro di formazione i sette team equipaggiati Michelin, ovvero quattordici vetture, decidevano finalmente di rientrare ai box. Alla gara presero parte solo Ferrari, Jordan e Minardi.

Rubens Barrichello ha preso il comando dopo il primo rifornimento al giro 27, ma Michael Schumacher ha riconquistato la prima posizione al giro 49 vincendo questa gara, siglando così la sua unica vittoria della stagione.

In risposta alla situazione, la Michelin rimborsiò tutti gli spettatori presenti e decise di acquistare 20.000 biglietti per offrirli nel 2006 agli appassionati che assistettero alla gara del 2005. Un disperato tentativo di rimediare al fiasco di quell’edizione.

2018: Kimi Räikkönen torna alla vittoria

Il Gran Premio degli Stati Uniti 2018 è stato un momento memorabile per Kimi Räikkönen, che ha celebrato la sua prima vittoria dal 2013 al volante della sua Ferrari.

Partito dalla seconda posizione in griglia, il pilota finlandese fece una partenza strepitosa, superando rapidamente Lewis Hamilton, allora leader del campionato, per prendere il comando della gara.

Nel corso dei 56 giri, Räikkönen ha mostrato un controllo impressionante, combinando velocità e gestione strategica degli pneumatici. La sua prestazione ha permesso alla Ferrari di assaporare la vittoria per la prima volta in questa stagione.

La strategia di gara di Räikkönen, combinata con i pit stop perfettamente orchestrati, gli ha permesso di mantenere il comando e tagliare il traguardo in prima posizione. Questo successo non solo segnò la fine di una lunga attesa per il pilota finlandese, ma divenne anche il simbolo del suo talento e della sua determinazione.

-

PREV Formula 1 | Mercedes F1: un’evoluzione “finale” per “colmare il divario”
NEXT Stipendi non pagati a Mbappé (ex giocatore del PSG): la LFP prenderà la sua decisione il 25 ottobre