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Dovremmo guardare la nuova serie TF1 con Camille Lou, Constance Labbé e Claire Romain trasmessa da questo lunedì 11 novembre 2024? La nostra opinione

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Questo lunedì 11 novembre segna un grande giorno per TF1. Proprio questa sera, infatti, il canale privato comincia a trasmettere una delle serie più attese dell’anno, l’adattamento francese di TF1 di Signé Occhi di gatto, il manga del giapponese Tsukasa Hôjô. Trasmesso a metà degli anni ’80 su 3, nella trasmissione dei giovani Divertirsi 3 su FR3 all’epoca, la serie animata fece sognare milioni di bambini in tutto il mondo e occupa un posto speciale nel cuore di molti francesi. Sarà lo stesso per? Occhi di gattola fiction in otto episodi da 52 minuti ciascuno diretta da Alexandre Laurent (al quale si deve il fortunatissimo I combattenti et Il Bazar della Carità) ?

Occhi di gatto : DDi cosa parla la serie tratta dal cartone animato cult, trasmessa da lunedì 11 novembre su TF1?

La serie inizia quando, dieci anni dopo la scomparsa di suo padre nel misterioso incendio della sua galleria d’arte, Tam (Camille Lou, turbata dal suo nuovo look) torna a Parigi dopo anni di assenza. La giovane ritrova lì le sue due sorelle Sylia, la maggiore interpretata da Constance Labbé (Balthazar) e Alexia, interpretata da Claire Romain, alias Ambre Qui inizia tutto. E il suo ritorno non è banale: Tam intende far luce sulla morte del padre, convinto che non sia stata accidentale. Per fare questo spera di rubare un’opera appartenuta a quest’ultimo durante una prestigiosa mostra alla Torre Eiffel. Un piano che non delizia la sorella maggiore, ma seduce la minore. Problema: lì incontrerà Quentin Chapuis, il suo ex fidanzato, che altri non è che il capitano della Brigata per la Repressione del Banditrio (BRB), interpretato da MB14, finalista di La Voce (2016) e La voce di tutte le stelle (2021)…

Occhi di gatto : Dovremmo guardare la serie TF1 trasmessa da questo lunedì 11 novembre 2024? La nostra opinione

Il tono è impostato fin dai primi minuti: Occhi di gatto ci stupirà! Il primo episodio si apre con una spettacolare acrobazia di Camille Lou appesa di notte alla Torre Eiffel. Un’introduzione mozzafiato, arricchita dall’efficace produzione di Alexandre Laurent. Va detto che quest’ultimo disponeva di un budget confortevole: 25 milioni di euro per 8 episodi! – per dare libero sfogo alla vostra fantasia. Ed è chiaro che lo ha usato saggiamente. Nel corso degli otto episodi, scanditi da una colonna sonora estremamente efficace e ben scelta, quest’ultima offre agli spettatori una serie di scene di una Parigi sublimata, in particolare di notte dove la Torre Eiffel – molto presente – dimostra ancora una volta di essere uno dei luoghi più monumenti più belli del mondo.

Ma questo non è l’unico successo di questa serie ambiziosa, quasi attesa dai nostalgici dei manga dell’epoca che senza dubbio non mancheranno di notare un cambiamento significativo. Per riuscire a sedurre questo pubblico esigente era ovviamente necessario disporre di un degno trio. E la produzione era vuota nel reclutamento Camille Lou, Constance Labbé e Claire Romain. Oltre alla freschezza e alla performance impeccabile, tra le tre donne emerge una naturale complicità, che dà l’impressione di conoscersi… come sorelle! Tutti e tre sono anche serviti da dialoghi taglienti – ci ritroviamo a scoppiare a ridere per le loro battute e l’umorismo dei rispettivi personaggi – e dei partner di gioco coinvolti. È soprattutto il caso di Élodie Fontan, che sembra divertirsi moltissimo nel ruolo della cattiva, proprio come Guillaume de Tonquédec, o anche Gilbert Mekhi, sempre irresistibile. Menzione speciale a Juliette Plumecocq-Mech, recentemente vista in La tribu e ancora una volta eccellente.

Infine, e molti spettatori canteranno sicuramente davanti alla TV, la produzione ha escogitato una sigla che dovrebbe suscitare una grande reazione. Molto grafica, fa la cover della canzone cult di Cyril de Turckheim (al quale si devono anche le versioni francesi dei titoli di coda di Denver, l’ultimo dinosauro o anche Tartarughe Ninja) riorchestrato e cantato da Anne Sila. Un vero successo e una delle (tante) belle sorprese di questa versione live action di Occhi di gattoche è all’altezza delle nostre (altissime) aspettative.

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