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Matthew Wong e Vincent Van Gogh, un incontro dall’altra parte

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Pubblicato il 4 ottobre 2024 alle 20:56 / Modificato il 4 ottobre 2024 alle 21:00

C’è un’eco tra i loro due nomi: Matthew Wong, Vincent Van Gogh. Un’eco che diventa destino. La seconda non ha bisogno di presentazioni. Il primo cominciava a farsi conoscere nel mondo dell’arte quando si suicidò nel 2019, all’età di 35 anni. A solo un anno dalla sua prima mostra personale di successo a New York. L’uomo che ha sempre considerato il suo maestro si suicidò nel 1890, all’età di 37 anni.

Le somiglianze non finiscono qui. Entrambi erano autodidatti. I due crearono un’opera singolare nell’arco di pochi decenni, compensando il poco tempo a disposizione per dipingere con una febbrile produttività. Entrambi soffrivano di disturbi psicologici che furono loro fatali. Entrambi speravano di trovare nell’arte ciò che il mondo reale non era loro in grado di offrire. “Mi rivedo in lui. L’impossibilità di appartenere a questo mondo”, scriveva Matthew Wong nel 2018.

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