Sulla lastra | Un nuovo Fred Vargas che valeva l’attesa

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Il nuovo thriller di Fred Vargas Sulla lastra – un’inchiesta del commissario Adamsberg che i fan aspettano da sei anni – è appena arrivata nelle librerie. Lo abbiamo letto per darvi una panoramica.


Inserito alle 1:30

Aggiornato alle 7:00

Decimo titolo della serie

Da Quando esce il recluso, penultima inchiesta di Adamsberg pubblicata nel 2017, Fred Vargas aveva lasciato il thriller per scrivere due saggi sul cambiamento climatico. Ma dobbiamo credere che non fosse finita con il suo commissario creato nel 1991 e chi è, con Sulla lastraal suo 10e solo il titolo, dal momento che ha firmato anche alcuni altri romanzi polizieschi in cui il personaggio singolare non compare.

Indagine in Bretagna

Sulla lastra inizia con un omicidio in Bretagna, in un incantevole angolo del paese dove la gente crede ancora alle storie di fantasmi e alle vecchie superstizioni. Adamsberg si unisce per la prima volta alle indagini in modo informale, per aiutare il commissario incaricato del caso, con il quale ha stretto amicizia durante una precedente serie di crimini. L’inizio del romanzo è piuttosto tortuoso e ci vorrà un po’ di pazienza per immergersi davvero nella storia, cosa che accade quando si verifica un secondo omicidio con la stessa firma. Fu allora che ad Adamsberg furono affidate le redini delle indagini e quindi lasciò Parigi per il villaggio (fittizio) di Louviec, con una piccola squadra al suo fianco. Ma le ricerche si arrestano e nuovi omicidi vengono commessi sotto il naso della polizia.

Un “spalatore di nuvole”

Uguale a se stesso, il curatore Jean-Baptiste Adamsberg riesce ancora una volta a stupire i suoi colleghi con il suo talento per la deduzione e la sua memoria visiva unica. Questo “mestolo di nuvole”, come lo definì una volta un collega canadese, si apprende, non sempre viene preso sul serio, ma le sue doti di investigatore permettono ai suoi collaboratori di sorvolare sulle sue eccentricità – come quella, qui, di riflettere sulla lastra di un dolmen (cui si riferisce il titolo). È anche su questa lastra che riuscirà a chiarirsi le idee e riuscirà a chiarire la questione. Anche la sua fedele luogotenente Violette Retancourt non manca di brillare, come spesso è successo in passato, con la sua forza prodigiosa, i suoi colpi da maestro e diverse imprese degne di nota che consentiranno alla polizia di guadagnare terreno.

Molti colpi di scena

Fred Vargas ha da tempo costruito la sua reputazione grazie a thriller che hanno lasciato il segno, mentre pochi scrittori sono riusciti ancora a distinguersi nel genere durante gli anni ’90. Sulla lastra è un romanzo poliziesco costruito secondo le regole dell’arte, che ci aggancia man mano che il caso del “killer di Louviec” si fa più complesso e l’assassino cerca di condurre gli inquirenti su false piste. Seminandoci su queste strade divergenti, la romanziera riesce così a imbarcarci in un’indagine tutto sommato avvincente – e sicuramente divertente – grazie alle tante deviazioni che compie e ai tanti colpi di scena con cui cosparge la storia.

Chi è Federico Vargas?

Nata a Parigi nel 1957, Fred Vargas (vero nome Frédérique Audoin-Rouzeau) ha scritto più di quindici romanzi polizieschi tradotti in tutto il mondo, oltre ad alcuni saggi che testimoniano il suo impegno sociale.

Archeozoologa di professione, ha sempre scritto parallelamente al suo lavoro di ricercatrice, in particolare al CNRS o nei siti di scavo archeologico.

Cinque titoli della sua serie con il Commissario Adamsberg sono stati adattati per il piccolo schermo in Francia; è stato addirittura tratto un filmato dalla terza inchiesta, Parti velocemente e torna tardi.

Sulla lastra

Federico Vargas

flammario

512 pagine

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