Il futuro delle stanze buie diventa più chiaro

Il futuro delle stanze buie diventa più chiaro
Il futuro delle stanze buie diventa più chiaro
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Negli anni 2000 si registrarono 15 milioni di spettatori. L’anno scorso erano ancora più di 10 milioni, nonostante la perdita di crescita dovuta alla pandemia. È quanto apprendiamo dai dati sull’evoluzione degli ingressi nelle sale cinematografiche dall’inizio del secolo, pubblicati dall’Ufficio federale di statistica (UST).

Se guardiamo ai successi svizzeri, il film che ha generato più entrate nelle sale dal 1976 è «Ma vie de Courgette». Oltre 125’000 persone si sono recate nei cinema svizzeri per vedere il film d’animazione del vallesano Claude Barras. Al secondo posto troviamo “Ciao Ciao Bourbine” dello zurighese Peter Luisi, commedia uscita nel 2023. Terzo in classifica: “Grounding” ha ripercorso gli ultimi giorni di Swissair nel 2006.

A volte è prevedibile sapere quale film sarà un successo, altre volte è una sorpresa, come nel caso di “Bienvenue chez les Ch’tis”, “Intouchable” e “Un petit truc en plus”, che hanno avuto un successo inaspettato gli ultimi due decenni. “È questo il bello del nostro mestiere, non si sa mai quali film piaceranno al pubblico”, sorride il direttore dei cinema di Neuchâtel, La Chaux-de-Fonds, Bienne e Delémont. I blockbuster funzionano meglio di 25 anni fa, sottolinea Edna Epelbaum. E, al contrario, “i flop diventano ancora più grandi”, aggiunge.

Lo streaming non è la minaccia numero uno

Nel settembre 2014 Netflix è entrata nel mercato svizzero. Poter vedere centinaia di migliaia di film, senza uscire di casa, è tanto da mettere in ombra le sale cinematografiche. Tuttavia, secondo i dati dell’OFS, le piattaforme di streaming alla fine hanno avuto solo un impatto limitato sul numero di titoli venduti. Questi servizi online non sono i più grandi nemici della settima arte, conferma il direttore dei cinema Cinemont/Cinepel. Per Edna Epelbaum la grande minaccia è l’offerta sempre più ampia per il tempo libero.

La chiusura del cinema non è prevista per domani, rassicura l’operatore. Il Covid ha sicuramente stravolto tutto, ma ora il settore si sta riprendendo dalla pandemia. L’anno scorso, 450.000 spettatori hanno vissuto momenti di evasione davanti ai grandi schermi di Neuchâtel, La Chaux-de-Fonds, Bienne e Delémont, dal nome di Edna Epelbaum. Negli ultimi anni anche la 7a arte ha trovato nuovi modi per diversificarsi, si rallegra. Concerti, opere liriche o convegni, i cinema non sono più riservati solo ai film. /los

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