La sua foglia di antipasti (e estranei) in una mano, la sua penna nell’altra, Hervé, 71 anni, un prognostico per più di mezzo secolo, è scontrosa questa domenica di gare all’ippodromo di Vincennes. Non perché ha appena fallito il quinté della giornata, ma perché spreca troppo tempo per convalidare i suoi numeri. “Con tutti questi turisti, tutti questi provinciali, tutti questi principianti che parcheggiano ai contatori PMU, che non avanzano, non possiamo più giocare”, ringhia il pensionato parigino, ex tecnico delle telecomunicazioni che, “molto tempo fa negli anni ’80,” ha vinto “50.000 franchi nel terzo” (7 622 euro).
Come lui, ci sono circa 25.000 appassionati o neofiti a cui partecipare questo 19 gennaio al prezzo di Cornulier con il segno degli sport invernali e un pomeriggio sul tema di Sweet Folie, che prende il nome da questi ristoranti molto alpini festivi, con decibel che rendono i debiti. Delizia degli sciatori alla moda. Nel menu dello “spettacolo”, la razzlette, la croque-savoyard, i DJ, i cantanti e i cantanti di cabaret e ovviamente hanno sfruttato il trotto e montato perfettamente messi in scena per catturare tutti i laici.