Questo classico è un must nella filmografia di Steven Spielberg. Ha anche vinto un numero impressionante di premi nel 1994, vincendo sette Oscar, tra cui quello per il miglior film, tre Golden Globe e sei BAFTA. Nonostante il grande successo di La lista di Schindleril suo direttore ha rifiutato di ricevere un compenso. In occasione della messa in onda del film sul canale France 3, questo lunedì 20 gennaio 2024, alle 21:05, Multitempo libero vi spiega le ragioni addotte da Steven Spielberg per giustificare questa scelta insolita.
Perché Steven Spielberg ha scelto di non ricevere uno stipendio? La lista di Schindler ?
Dopo Indiana Jones O Parco giurassicoil regista si lancia in un registro molto diverso dirigendo La lista di Schindler. Il regista sceglie di ricreare un campo di lavoro dell’Olocausto in Polonia per raccontare l’incredibile, ma vera, storia di Oskar Schindler. Quando il film uscì nelle sale nel dicembre 1993, Steven Spielberg dichiarò: “Se è impossibile raccontare la storia dell’Olocausto, sarebbe stato un peccato non provarci”. Le sue osservazioni sono riportate in un articolo in Figaro pubblicato il 14 marzo 2019. Per realizzare questo film, il budget delle riprese ammontava a 23 milioni di dollari. Una somma giustificata in particolare dalle 30.000 comparse mobilitate e dai 18.000 costumi preparati. Ma il costo di produzione non è nulla in confronto agli incassi del film. Proiettato in tutto il mondo, il film ha incassato 321 milioni di dollari al botteghino. Un bel profitto di cui però non ha beneficiato Steven Spielberg. Nel corso di un’intervista pubblicata su Oggi il 17 marzo 2004, il regista spiegò che, secondo lui, il denaro ricavato dal film era “denaro insanguinato”. Ed è per questo motivo che ha rifiutato categoricamente di ricevere lo stipendio La lista di Schindler.
Qual è la controversia in giro La lista di Schindler?
Nonostante sia stato elogiato dalla stampa e dal pubblico e sia diventato un cult, La lista di Schindler suscitò polemiche anche al momento della sua uscita. In un articolo di Mondo pubblicato il 3 marzo 1994, il regista e giornalista Claude Lanzmann critica il fatto che questo film non sia un documentario, ma anche l’angolazione scelta da Steven Spielberg per parlare della Shoah. Egli spiega: “Come può dire cos’è stato l’Olocausto raccontando la storia di un tedesco che salvò 1.300 ebrei, dal momento che la stragrande maggioranza degli ebrei non fu salvata?”. A ciò aggiunge: “No, non per tutti è andata così. A Treblinka, o ad Auschwitz, la questione del salvataggio non si è nemmeno posta”. Una polemica che non impedisce La lista di Schindler riscuotere un enorme successo di pubblico. Solo in Francia la proiezione cinematografica ha riunito 2,6 milioni di spettatori.