Non ci credevamo davvero. Convertire la rabbia devastante di Medea, assassina dei suoi due figli in seguito al tradimento del marito Giasone, in uno spettacolo musicale apparentemente leggero e per di più femminista sembrava una sfida irrealizzabile. Eppure, il coreografo britannico Ben Duke, 49 anni, è riuscito nell’impresa. Il suo spettacolo Rovina. La vera storia di Medea, presentato il 31 luglio 2024 nell’ambito della Biennale di Danza di Venezia e in mostra, dal 21 al 26 gennaio, al Théâtre des Abbesses, a Parigi, sfida ogni cliché vestendo il mito greco di colori vibranti.
Leggi la recensione (nel 2024): Articolo riservato ai nostri abbonati La Biennale Danza di Venezia cerca l’umanità nei gesti
Leggi più tardi
Ben Duke, appassionato di adattamenti spettacolari di storie come Giulietta e Romeo (2018) o Cerbero (2022), ispirato al cane degli inferi a tre teste della mitologia greca, inquadra abilmente il soggetto in un processo che affronta Medea e Giasone. Ognuno mette in bilico il proprio punto di vista, sotto lo stretto controllo di Ade. Il padrone del regno dei morti, elegantissimo con il suo tutù rosa a balze, ci accoglie in un obitorio, presto trasformato in corte, riequilibrando il vassoio stracolmo di Medea.
Ti resta il 79,73% di questo articolo da leggere. Il resto è riservato agli abbonati.