Il prezzo delle carte di circolazione, costituito essenzialmente dalla tassa regionale sulle registrazioni decisa da ciascuna regione, quest’anno è in forte aumento in otto regioni. Gli automobilisti bretoni non sfuggiranno a questo aumento, che fa della Bretagna la regione più cara della Francia insieme alla Normandia.
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Il 1° febbraio, gli automobilisti bretoni che intendono acquistare un veicolo dovranno mettere qualche soldo in più nel portafoglio per evitare di pagare la carta di circolazione. Perché questo sesamo amministrativo, obbligatorio per poter viaggiare, aumenterà notevolmente, passando da 55 a 60 euro per cavallo fiscale. Un aumento del 9%. Era aumentato da 51 € a 55 € nel maggio 2023.
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Con questo prezzo di 60 euro, la regione Bretagna sceglie di applicare il massimale autorizzato a livello nazionale, sapendo che il bilancio di Michel Barnier prevedeva di portarlo a 65 euro, per permettere alle regioni di compensare in parte i risparmi loro richiesti.
Con una tassa di 60€ a cavallo, la Bretagna diventa, insieme alla Normandia, la regione più cara della Francia per ottenere la carta di circolazione.
Così, nel 2025, la tassa regionale ammonta a 420 euro in Bretagna per un’auto da 7 CV contro 253 euro nell’Hauts-de-France.
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La Bretagna non è l’unica ad applicare questo aumento. Altre sette regioni modificano quest’anno i prezzi con aumenti fino al 59% per la Corsica.
La Normandia ha aumentato questa tassa da 46 € a 60 € per cavallo tassabile il 1° gennaio 2025 (+30,4%) dopo averla aumentata da 35 € a 46 € il 1° gennaio 2024, ovvero +71% in 2 anni.
Anche il prezzo del cavallo d’imposta è aumentato da 55 a 60 euro nella regione Centro-Valle della Loira, da 51,20 euro a 59 euro in Provenza-Alpi-Costa Azzurra, da 45 euro a 53 euro in Nuova Aquitania ( +17,7%) e da 27€ a 43€ in Corsica (+59%), riporta il sito ufficiale service-public.fr.
Dal 1° febbraio 2025, l’imposta aumenterà da 48 € a 60 € nella regione del Grand Est (+25%) e da 51 € a 57 € nella Riunione. Nelle altre regioni, è rimasto stabile, da 30 euro in Martinica a 54,95 euro in Ile-de-France.
In media in Francia l’aumento di questa tassa ammonta all’11%. Sono esenti le auto elettriche.
Questa tassa ha fruttato alle regioni circa 2 miliardi di euro nel 2023, secondo l’associazione Régions de France (RdF), ovvero dal 7 all’8% delle risorse delle regioni. Ma è in declino strutturale a causa dell’aumento delle vendite di auto elettriche (esonerares di questa tassa) e la riduzione di quelle delle auto termiche. Nel 2020 ha raggiunto i 2,3 miliardi di euro.
Le finanze delle regioni sono in rosso, mentre il bilancio Barnier prevedeva 1,3 miliardi di risparmi sulle loro spese. L’associazione Régions de France chiede quindi che le regioni possano farlo “Se lo desiderano, adeguare l’esenzione per le auto elettriche”.