Henri Matisse è semplicemente “diventato di pubblico dominio” dal 1° gennaio, con quali conseguenze?

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Ogni anno migliaia di opere diventano di dominio pubblico, consentendone la libera riproduzione. Quello di Henri Matisse è appena entrato dal 1° gennaio in questo nuovo mercato: quello della commercializzazione delle opere di pubblico dominio. Questo nuovo status lo rende proprietà dell’umanità, dando libero sfogo alla sua commercializzazione e riproduzione da parte di tutti.

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Dal 1° gennaio agli eredi di Matisse restano solo i diritti morali, vale a dire il potere di agire in caso di attacco all’integrità dell’opera di Matisse. Non sono gli unici. Questo vale anche quest’anno per gli eredi di Colette o Frida Kahlo perché in Francia e nei paesi dell’Unione Europea il diritto d’autore protegge solo l’intera opera di un artista fino a 70 anni dopo la sua scomparsa.

La durata, anche se varia a seconda della regione del mondo, è stata pensata in modo che solo due generazioni possano beneficiare dei benefici economici di un’opera.

Di conseguenza, dall’inizio di gennaio, centinaia di manifesti e dipinti del pittore sono stati inseriti in un sito di stampa d’arte e in un altro è stato messo in vendita un puzzle composto da una ventina di suoi dipinti.

Questi prodotti derivati ​​dall’arte, allo stesso modo di qualsiasi chicca affollata di dipinti, consentono anche ai negozi, quando escono dai musei, di realizzare un margine del 60% in media senza dover pagare i diritti d’autore. Il tasso è soggetto alle leggi del mercato (la legge richiede solo il pagamento dei diritti senza specificare l’importo) e, per quanto riguarda Matisse, non si sa quale sarà il tasso applicato, perché la famiglia gestisce il patrimonio da sola e nel più grande segreto. l’illustre antenato.

Questa famiglia, ansiosa di far crescere l’eredità di Matisse, 8 anni fa, in previsione che la sua opera diventasse di pubblico dominio, ha registrato il suo nome come un marchio la cui longevità è molto maggiore.

È sufficiente rinnovarlo ogni decennio. L’improvvisa cessazione degli afflussi di denaro viene interrotta anche se questo deposito porta meno entrate agli eredi. Il nome del grande pittore è già stato ceduto dalla fiducia di famiglia a Guerlain per creare, in collaborazione, un profumo.

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Il lavoro di Henri Matisse suscita fascino ed entusiasmo che promette una ricca commercializzazione dei suoi prodotti derivati

© Helene Francia

A Nizza, ci chiediamo, dato che per 37 anni Henri Matisse ha mantenuto una relazione amorosa con la Costa Azzurra.

Nel 2023, il Museo Nazionale Henri Matisse ha festeggiato il suo 60° anniversario e il suo negozio attende di poter vendere vari oggetti che riproducono le opere dell’artista. Tuttavia, non potrà nulla, poiché la libertà offerta dal dominio pubblico è incorniciata da diritti morali, la cui tutela è perpetua, inalienabile e imprescrittibile.

Ciò implica che chiunque utilizzi un’opera debba menzionare il nome dell’artista e rispettare l’essenza della sua produzione. Nessuna modifica che possa distorcerlo, come ritaglio, colorazione o pixelizzazione, senza il consenso dei discendenti o dei titolari dei diritti.

Quelli di Henri Matisse, particolarmente scrupolosi, ci tengono a verificare che l’immagine riproduca fedelmente i colori dell’opera originale.

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Veduta generale del Museo Matisse di Nizza.

©PASCAL GUYOT/AFP

L’artista aveva 48 anni quando scoprì Nizza e la sua luce, i riflessi del blu profondo e la ricchezza dei colori.

Siamo nel 1917 e l’emozione che suscita questo cambiamento dà origine ad una passione senza eguali. Giunto lì per curare un brutto caso di bronchite, l’artista vi rimase per il resto della sua vita.

>Henri Matisse, nato il 31 dicembre 1869 a Cateau-Cambrésis e morto il 3 novembre 1954 a Nizza.
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Henri Matisse, nato il 31 dicembre 1869 a Cateau-Cambrésis e morto il 3 novembre 1954 a Nizza.

© France 3 Costa Azzurra

Quando ho realizzato che ogni mattina avrei rivisto questa luce, non potevo credere alla mia felicità. Ho deciso di non lasciare Nizza e ci sono rimasta praticamente tutta la vita.

Henri Matisse iniziò il suo primo soggiorno nel Sud all’hotel Beau Rivage, di fronte al mare, nel dicembre 1917. Dalla sua stanza stretta, dipinse i suoi primi “Belli interni”. Nella primavera del 1918, affitta un appartamento al 105 Quai des Unis per realizzare un laboratorio, ma appena tre anni dopo, si trasferisce al 3° piano di un locale più spazioso in fondo al Cours Saleya, al 1 place Charles Felix, prima di partire. lui a stabilirsi al 4° piano pavimento. Usufruendo di un balcone affacciato sul mare, dipinse nature morte, interni, nudi e Odalische che caratterizzano la sua “ Bel periodo ».

Il pittore, che praticava assiduamente il canottaggio, si iscrisse nel 1927 al Circolo Nautico cittadino nella zona del porto.

Nel 1938 acquistò un enorme appartamento nella zona residenziale di Cimiez. Questo ex hotel fu costruito per ospitare la regina d’Inghilterra Regina alla fine degli anni 19e secolo sarà la sua ultima dimora. Lì, sulle alte pareti, esporrà le sue grandi composizioni in carta a guazzo ritagliata. Realizzò anche quelli che decorano, a Vence, la cappella domenicana

>Henri Matisse realizza ritagli nel suo studio al Regina di Nizza. L'anno è il 1952.
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Henri Matisse realizza ritagli nel suo studio al Regina di Nizza. L’anno è il 1952.

©AFP

Nel 1943, di fronte alla minaccia dell’occupazione tedesca, l’artista lascia Nizza e si stabilisce a Vence. Ritornò a Regina solo nel 1948 e, cinque anni dopo, offrì alla città alcune delle sue creazioni con l’obiettivo di allestire un museo interamente dedicato alla sua vita e alle sue opere.

Nel novembre del 1954, 70 anni fa, Henri Matisse morì in casa in una giornata buia, il 3 novembre.

Sarà sepolto non lontano dal pittore Raoul Dufy morto un anno prima, nel cimitero del Monastero di Cimiez.

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