Prima del ricevimento dello Strasburgo, domenica al Vélodrome, Neal Maupay, attaccante dell’OM, era presente in una conferenza stampa. Estratti.
Eliminazione nella Coupe de France
“Evidentemente delusi dal risultato, avevamo annunciato che volevamo fare un buon giro, quindi è deludente. Abbiamo comunque mostrato delle belle cose, abbiamo continuato il nostro slancio. Non abbiamo tempo di abbassare la testa, ci siamo rimessi al lavoro e abbiamo analizzato cosa avremmo potuto fare bene o fare male. Siamo pronti per domenica.
Ho avuto alcune situazioni in cui avrei potuto fare meglio. Sul pallonetto di Mason, sono a fine corsa, il difensore davanti a me manca la palla e mi colpisce la mano. Un po’ di sfortuna ma è così, a volte siamo efficienti, altre un po’ meno. Non abbiamo tempo per pensare. Ho guardato cosa potevo migliorare e non vedo l’ora di riprendermi domenica”.
Il suo amore per la cameratura
“Mi piace dormire e basta. I social sono per tutti, ognuno dà la sua opinione, lo faccio anche io. Non è perché gioco a calcio che devo privarmene. Mi piace lanciare frecce come fanno i tifosi e i giocatori. Sono sempre stato me stesso. Pensi che io sia pazzo, ma non vai a letto con i tuoi amici? Ho solo una piattaforma… L’ho fatto prima, lo farò dopo il calcio. Per alcuni giocatori, con notorietà, è complicato essere se stessi. Preferisco essere me stesso”.
Arbitrato
“A dire il vero, al di fuori delle partite, non ci chiediamo: ‘perché le decisioni sono contro di noi?’ “. Non vogliamo sprecare energie in cose che non possiamo controllare. Sappiamo come siamo arbitrati ma non possiamo cambiarlo. È inutile fare storie a riguardo. L’importante è questa capacità di stare insieme, come squadra. Abbiamo questa forza e questo significa che riusciamo a non disperderci”.
Le ambizioni dell’OM
“Volevo dire che avremmo preso le partite una dopo l’altra (sorride). Siamo dispiaciuti per l’eliminazione dalla Coppa, ma abbiamo giocato una buona partita in situazioni in cui potevamo segnare. Il gruppo è forte mentalmente, siamo tutti uniti e concentrati sullo stesso obiettivo, ovvero qualificarsi alla Champions League e arrivare più in alto possibile. Il Paris è indietro di sette punti, ma le squadre non sono molto indietro, potrebbe andare in entrambe le direzioni. Lavoriamo tutti insieme e sento che il gruppo è forte mentalmente. Martedì torniamo negli ultimi secondi e questo dimostra la nostra qualità mentale e la nostra forza collettiva. Ho fiducia in noi per mettere da parte questa sconfitta”.
La differenza di profilo rispetto a Elye Wahi
“Questa è una buona domanda. È una questione di equilibrio e di cosa cerca l’allenatore. Al momento pensa che il mio profilo sia più adatto alla squadra. Elye è ferita, ma va rapidamente in entrambe le direzioni. A inizio stagione ero in panchina e numero 2. Elye ha qualità diverse dalle mie, è giovane e so che ci farà bene quando tornerà. Anche arrivare a Marsiglia alla tua età è difficile. Ma sono sicuro che ci arriverà”.
Commenti riportati da RMC Sport.
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