A 50 anni dalla morte, Shostakovich viene celebrato ovunque

A 50 anni dalla morte, Shostakovich viene celebrato ovunque
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Concerti, festival, registrazioni

A cinquant’anni dalla morte, Shostakovich è onnipresente

Morto nel 1975, il compositore sovietico sarà degnamente celebrato in due stagioni nel 2025. Debutto a Vevey il 17 gennaio.

Pubblicato oggi alle 10:02

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In breve:
  • Il Quartetto Gerusalemme suona l’integrale dei quartetti di Shostakovich a Vevey.
  • Shostakovich è celebrato con più di 800 rappresentazioni in Europa.
  • Gstaad e Verbier presentano quest’estate importanti tributi.
  • Il Festival Shostakovich di Lipsia comprende sinfonie e quartetti completi.

I posteri di Dmitri Shostakovich si conferma un gigante della musica, con due stagioni che ne ricordano la morte cinquant’anni fa. Il suo editore, Boosey e Hawkes, pubblica testimonianze di interpreti e annuncia più di 800 rappresentazioni delle sue opere in Europa durante la prima stagione 2024-2025! Tra le iniziative più ambiziose figurano diverse produzioni della sua opera “Lady Macbeth di Mtsensk” (Barcellona, ​​Francoforte, Praga, Düsseldorf, Lipsia) nonché un copioso Festival Shostakovich a Lipsia a maggio, sostenuto dall’Orchestra del Gewandhaus e dal suo direttore , Andris Nelsons. Qui sono esposte, tra le altre, le opere complete delle quindici sinfonie e dei quindici quartetti.

Graal sinfonico

In Svizzera non c’è davvero una valanga di sinfonie nel cartellone delle orchestre, fatta eccezione a Lucerna con la “no 11” di maggio e il “no 1” in agosto, e la “no 5” a Verbier e Gstaad. Altrimenti, il Filarmonica di Parigi diversi sono previsti nelle prossime settimane. E nel disco, lo straordinario Klaus Mäkelä ha appena iniziato con brio un lavoro completo con l’Orchestra Filarmonica di Oslo (1° volume: “Sinfonie 4, 5 e 6” alla Decca) mentre Andris Nelson a Boston completa il suo con i concerti e “Lady Macbeth” (28 marzo alle Grammofono tedesco). Forse la stagione 2025-2026 ne porterà altri, ma non all’OSR. A maggio l’OSR eseguirà invece al Grand Théâtre l’orchestrazione di Shostakovich della “Khovanchina” di Musorgskij.

Il tour del Quartetto di Gerusalemme

Non sarà l’unico nel 2025, ma il tour del Jerusalem Quartet si preannuncia già come una tappa imperdibile dell’anno di Shostakovich. L’ensemble israeliano fondato nel 1993 da musicisti nati nell’ex Unione Sovietica ha suonato regolarmente i suoi quartetti e registrato intense testimonianze. Mentre si prepara a registrare un brano completo alla BIS, il Jerusalem Quartet propone il ciclo completo a Vevey in cinque concerti, dal 17 al 23 gennaio, prima di riproporlo a Zurigo (Tonhalle, 25-26 gennaio e 29-30 novembre), poi a Londra, Amsterdam, Colonia, negli Stati Uniti e in Brasile. Da notare che, il 15 maggio, nella stessa sala di Vevey, il concerto “8e quartetto” in versione orchestra d’archi sarà eseguita dall’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala (veveyspringclassic.ch).

Vevey, Salle del Castillo, ven 17, sab 6, mar 21, mer 22, gio 23 gen (19:30), artsetlettres.ch

Quintessenza della musica da camera

Tra i concerti più significativi in ​​Svizzera, dobbiamo citare quelli del pianista Yevgeny Kissin, grande estimatore e difensore di Shostakovich. Questo sabato 18 gennaio a Lucerna accompagnerà Gautier Capuçon, violoncello, Gidon Kremer, violino e Maxime Rysanov, viola, nelle sue migliori sonate. Kissine sarà molto presente anche a Verbier quest’estate.

Verbier e Gstaad in agguato

I maggiori festival estivi quasi fanno a gara per il podio per onorare al meglio il compositore sovietico. Verbier stende un tappeto rosso per Kissine e le sue amiche. Martha Argerich difende il “Trio n°2” con i fratelli Capuçon; il 29 luglio è prevista una festa di compleanno. Sul versante sinfonico ci sarà il “no 5” guidato da Currentzis e il “no 14” in formato minimalista con Victoria Postnikova. A Gstaad troviamo più o meno le stesse opere (il “5e» conducted by van Zweden, trio, sonates) with other stars (Patricia Kopatchinskaja, Sol Gabetta, Francesco Piemontesi, Quatuor Hagen, Paavo Järvi). Lucerna non è da meno, che invita Simon Rattle per il “1Rif» (23 agosto). Che lusso per l’artista popolare!

Matteo Chenal è giornalista nella sezione culturale dal 1996. Si occupa in particolare dell’abbondante attualità della musica classica nel Canton Vaud e nella Svizzera romanda.Maggiori informazioni

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