La fotografa americana ha esposto ancora una volta foto degli anni ’80 che ritraevano i suoi bambini nudi. Opere prese in considerazione da alcuni funzionari e associazioni repubblicane elette « pornografia infantile ».
Diverse fotografie dell’artista americana Sally Mann sono state rimosse da una mostra collettiva intitolata Diari di casaal Museo d’Arte Moderna di Fort Worth, Texas. L’operazione è avvenuta dopo che leader e associazioni repubblicane locali avevano paragonato il suo lavoro alla pornografia infantile, pochi giorni prima della chiusura della mostra inaugurata a novembre. In una dichiarazione inviata a Dallas espressoi funzionari eletti lo credevano « alcune delle immagini esposte in questo museo sono, nella migliore delle ipotesi, del tutto inappropriate. Dovrebbero essere rimossi immediatamente e indagati dalle forze dell’ordine per eventuali potenziali reati penali ».
Le fotografie sequestrate, scattate negli anni Ottanta, sono ben note per essere state esposte più volte e tuttora visibili nei siti di istituzioni americane come il Guggenheim Museum o lo Smithsonian. Vediamo i figli dell’artista, una ragazza che dorme in un letto o un’altra che balla su un tavolo, nuda. Una delle più commentate da quando è stata scattata nel 1985 mostra il tronco e i genitali del figlio prepuberale, macchiati di sorbetto secondo la leggenda.
Secondo la direzione del museo di Forth Worth, che si dice sbalordita, è stata aperta un’indagine da parte della polizia locale, che ha portato al sequestro delle opere. Il Museo esprime però la propria incomprensione al sito Iperallergico, ricordando che le fotografie sequestrate lo erano « ampiamente pubblicato ed esposto per oltre trent’anni in alcune delle maggiori istituzioni artistiche del Paese e all’estero ».
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Lo ha affermato la Coalizione nazionale contro la censura « L’accusa che queste opere costituiscano materiale pedopornografico non solo è falsa, ma è anche profondamente pericolosa per la libertà di milioni di americani che desiderano documentare la crescita dei propri figli senza la minaccia di procedimenti giudiziari da parte del governo. Inoltre, assume il punto di vista del pedofilo e svaluta la gravità degli episodi reali di abusi sui minori. »
Nel 2015, un articolo su New York Times titolo «La inquietante fotografia di Sally Mann» (« L’inquietante fotografia di Sally Mann ») ha messo in dubbio le intenzioni dell’artista e ha precisato che un procuratore federale lo aveva informato che alcune delle sue opere potevano essere oggetto di sequestro. In risposta a ciò, l’artista lo ha spiegato “Troppo spesso la nudità, anche quella dei bambini, è stata confusa con la sessualità », invitando coloro che lo hanno criticato a riflettere sulle proprie opinioni.