Il soprano Lauranne Oliva, dai Pirenei catalani alle vertigini dell’arte lirica

Il soprano Lauranne Oliva, dai Pirenei catalani alle vertigini dell’arte lirica
Il soprano Lauranne Oliva, dai Pirenei catalani alle vertigini dell’arte lirica
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Lauranne Oliva, non il 2023. HENRI BUFFETAUT

“Più fresco e più limpido dell’acqua” : Lauranne Oliva potrebbe incarnare queste parole di Pelléas sulla voce di Mélisande nel pezzo di Maeterlinck musicato da Claude Debussy. La cantante francese 24enne, orgogliosa delle sue radici catalane, bionda fin dall’infanzia, vivace e allegra, ritorna da alcuni giorni trascorsi sulle alture dei Pirenei Orientali, non lontano da Font-Romeu, dove le piace il suo respiro: “In montagna cammino, raccolgo, taglio la legna, faccio giardinaggio, cucino”elenca con un sorriso radioso. È impossibile non immaginarla perché trasuda così tanta giovinezza ed energia.

La giovane Oliva fa parte di questa sorprendente e prolissa nuova generazione di cantanti francesi, i cui talenti abbondano, ricoprendo tutti i ruoli principali del repertorio lirico. Un periodo florido, osservato non senza incredulità dai professionisti del mestiere, che non sanno ancora se potranno rallegrarsi di non doversi più lamentare della mancanza di tenori (ce ne sono attualmente di tutte le taglie e dimensioni). categorie) o grandi voci verdiane o wagneriane.

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