Tarbes non avrà avuto l’opportunità di vedere Rita Mitsouko, all’apice della sua gloria, dondolare i fianchi su uno dei suoi palcoscenici. La città mariana avrà però il grande piacere di accogliere Catherine Ringer, su iniziativa di Gespe che ha potuto inserire questo attesissimo evento nella sua programmazione per la seconda parte della stagione. Catherine Ringer sarà quindi sul palco dell’Espace Robert-Hossein martedì prossimo. L’artista vi inviterà a scoprire un’opera unica, quella di Alice Mendelson, una donna sorprendente, una poetessa che pubblica all’età di 95 anni la sua prima raccolta poetica, “L’erotismo del vivere”. Sopravvissuta alla retata del Vél’d’Hiv con la madre mentre il padre periva ad Auschwitz, unendosi alla Resistenza nelle Forze della Francia Libera, Alice Mendelson gettò via per anni parole e rime per cantare la vita, inneggiare all’amore, mettere in scena piaceri e fantasie erotiche. L’arte poetica di colei che, nella poesia “A 93 anni, si diverte a vivere”, Catherine Ringer (il cui padre era amico di Mendelson) ci invita ad ascoltarli, alcuni parlati e accompagnati al pianoforte dalla musica di Grégoire Hetzel, altri in brani composti con Mauro Gioia, che ha anche diretto il film.
Altri momenti salienti del Gespe, i primi passi sul palco, precisiamo, in solista, di Sylvain Duthu. Inizialmente previsto per il 2024, il tour di Tarbais, liberato da tempo dalla collaborazione con Boulevard des Airs, inizierà a marzo e, per la sua seconda data, Sylvain Duthu torna alle sue radici salendo sul palco del Tarbais SMAC. L’occasione per lui di presentare l’album appena uscito, “3:22 pm” (titolo che prende il nome da un progetto fotografico che l’artista porta avanti da cinque anni, consistente nello scattare una foto ogni giorno alle 3:22 pm), un’opera che presenta come un diario personale, frutto di una riflessione svolta a seguito di un incidente stradale avvenuto nel 2021, un incidente abbastanza grave da capovolgere la mente del cantante, e incoraggiarlo a riprendere in mano la penna per pensare alle cose essenziali, a le persone che ama. Le parole sono quindi tenere, vere e senza affettazione, animate da numerosi colori musicali che non mancano di possedere melodie orecchiabili. Ciò che dovrete venire a verificare spalancando le porte di Gespe.