La proliferazione dei video su internet e l’avvento delle televisioni regionali hanno poi gradualmente avuto la meglio sulla produzione del club, anticamente chiamato Club 88 in riferimento al primo format dell’epoca: Double 8. «All’epoca eravamo gli unici realizzare reportage per evidenziare momenti importanti della regione, come durante l’inaugurazione del tunnel della Transgiura. Poi sono arrivati gli audiovisivi e non abbiamo più avuto ragione di esistere. , spiega Ajoulot. Sono così scomparsi numerosi club volti a promuovere la creazione cinematografica amatoriale, come il Caméra Club Jura, fondato nel 1970 in seguito a un corso organizzato dall’Università Popolare sulla realizzazione di un film.
L’associazione, che aveva sede a Porrentruy, era particolarmente alla ribalta grazie alla sua partecipazione a numerosi festival nazionali e internazionali, alla diffusione dei suoi film sugli schermi della Cinémajoie e sulle reti via cavo della regione, fino a cinque anni fa nella valle di Delémont e fino all’anno scorso su Ajoie TV.
Tesori lasciati in eredità
In totale sono “almeno 400 film” della durata compresa tra 5 e 30 minuti, archiviati dal club e affidati al Museo Hôtel-Dieu di Porrentruy. “Abbiamo digitalizzato tutto ciò che era sulla pellicola e forniremo entrambe le versioni. Il disco rigido è in preparazione”, conclude Jacques Déboeuf.
Questi 400 film sono a disposizione del pubblico, che può venire a visionarli su richiesta presso il Museo dell’Hôtel-Dieu. “Abbiamo stilato un elenco degli inventari al ricevimento che verrà infine messo online sul portalecollectionsjura.zetcom.net. Ma le procedure richiedono tempo”, spiega Anne Schild, la curatrice del museo.