Fobia impulsiva, paura irrazionale di (auto)lesionismo – rts.ch

Fobia impulsiva, paura irrazionale di (auto)lesionismo – rts.ch
Fobia impulsiva, paura irrazionale di (auto)lesionismo – rts.ch
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La fobia impulsiva è un disturbo d’ansia classificato come disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). Si manifesta attraverso pensieri intrusivi e ricorrenti, spesso violenti o immorali, che generano un’intensa paura di perdere il controllo e di commettere atti illeciti.

La fobia impulsiva colpisce circa il 2-3% della popolazione e può manifestarsi a qualsiasi età, anche se questo disturbo è più comune nei giovani adulti.

Gli atti immaginati non accadono mai e questi pensieri non riflettono i desideri reali delle persone coinvolte. Causano però grande angoscia e un profondo senso di colpa.

Le sfide di Mara

Nel podcast Dingue, Mara (pseudonimo), 24 anni, condivide le sue difficoltà: “Se cammino su un ponte, mi prudono le braccia, ho paura che all’improvviso la mia mano possa afferrare la ringhiera e mi scaraventi oltre il ponte. È come se le mie membra guidano il mio corpo anziché la mia testa.”

Questi sono pensieri, ma non desideri, è una cosa che mi spaventa

Mara, affetta da fobia degli impulsi

La giovane descrive anche la paura di baciare qualcuno nel bel mezzo di una conversazione o di pugnalare il marito in cucina.

Prima dell’insorgere dei suoi pensieri intrusivi, Mara si descriveva come una bambina ansiosa: “Anche da bambina, ho ricordi in cui mi sentivo come se avessi deluso mia madre e non dormivo la notte per paura che lei non lo facesse.” amarmi più.” La fobia impulsiva, strettamente legata all’ansia, tende a rinforzarla: “Sono pensieri, ma non desideri, è una cosa che mi spaventa”, conferma.

Le vertigini dell’amore

Se le origini della fobia impulsiva rimangono ancora poco chiare, Paolo Cordera, psicoterapeuta e coordinatore del programma specializzato per disturbi d’ansia e disturbo ossessivo compulsivo presso HUG, evidenzia un fattore scatenante frequente: la maternità. “Quando nasce il bambino, alcune donne sviluppano fobie impulsive legate al loro bambino. Anche questo è molto legato al tema della responsabilità”.

La mia famiglia significa molto per me. Per molto tempo mi sono proibito di commettere errori o di affrontarli. Dovevo essere la ragazza perfetta

Mara, affetta da fobia degli impulsi

Sperimentare contemporaneamente un forte legame emotivo e una responsabilità totale può scatenare queste fobie, che sarebbero un’espressione – confusa – di una forma di amore. «Il fatto di amare qualcuno, di aver cura di lui e di prendersi cura di lui può portare l’idea di fargli del male o, comunque, la possibilità di fargli del male», aggiunge Paolo Cordera.

Sebbene il disturbo di Mara non sia legato alla maternità, questa spiegazione le risuona, poiché le sue fobie sono spesso associate alla sua famiglia. “La mia famiglia significa molto per me. Per molto tempo mi sono proibita di commettere errori o di affrontarli. Dovevo essere la figlia perfetta”, confida.

Dissociare il pensiero dall’azione

Il trattamento delle fobie impulsive si basa principalmente sulla psicoterapia, talvolta combinata con il trattamento farmacologico. Paolo Cordera precisa: “Per i disturbi d’ansia in generale e il disturbo ossessivo compulsivo, sappiamo che la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) fornisce una buona percentuale di successo”.

Pensavo che in un anno tutto si sarebbe risolto, ma mi sono reso conto che ci sarebbe voluto più tempo

Mara, affetta da fobia degli impulsi

Un processo terapeutico chiave è la decostruzione della “fusione pensiero-azione”. “Se ho un pensiero che mi dice di fare un’azione nella mia testa, è come se fosse la stessa cosa che fare l’azione”, spiega. L’obiettivo è quindi imparare a dissociare questi pensieri da qualsiasi azione, in modo che la persona interessata comprenda che un pensiero rimane un pensiero. Non riflette né un desiderio, né un’intenzione, né la sua personalità.

Il viaggio di recupero di Mara

Dopo una breve CBT, lo psicologo di Mara le ha offerto un follow-up sul suo psicotrauma, poiché la sua ansia era – in parte – collegata a eventi traumatici. Successivamente Mara pianifica una seconda fase di CBT. Lei è paziente: «Pensavo che tutto si sarebbe risolto in un anno, ma ho capito che ci voleva più tempo e sono pronta a concedermi questo tempo per stare meglio».

Nel frattempo convive con un “piccolo superpotere” spesso associato alla fobia degli impulsi: l’altruismo. “Sono molto rispettoso degli altri. Tutto quello che faccio non è per me, è per gli altri”, conclude.

>> Ascolta anche il podcast di Madgue sui disturbi d’ansia generalizzati:

Disturbo d’ansia generalizzato, preoccupazione costante e preoccupazioni multiple / Pazzo / 33 min. / 20 marzo 2023

Adrien Zerbini/boi

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