Sabato sera a Vincennes, l’UNAT (Unione Nazionale Dilettanti del Trotto), presieduta da Pascal Boey, ha consegnato i premi per le diverse categorie (nazionali e regionali) di dilettanti. Sono così saliti sul podio (per gli amatori che potranno essere presenti):
Sfida UNAT
1° Kassandra Fresnaeau
2° François Chapdelaine
3° Sophie Blanchetière
Campionato nazionale di cablaggio
1° François Chapdelaine
2° Gisele Ambrogio
3a Sophie Blanchetière
Campionato nazionale a cavallo
prima Anne Ballière
2e Héloïse Lenault
3e Barbara Guenet
Campioni del Centro Est
1°Arnaud Gaudin
2a Matilde Martineau
3a Virginie Boudier-Cormy
Campioni del sud-est
1er Thomas Martin
2e Charly Clozier
3° Didier Bouyne
Campioni dell’Est
1er Benoît Schwartz
2° René Courcelles
3e Yohan Acker
Campioni dell’Ile-de-France
1° Sébastien Laboutique
2° Jean-Maxime Lesne
3° rivetto di Loïc
Campioni Normandia
1° Campagna di Sébastien
2e. Margot Trihollet
3° François Chapdelaine
Campioni dell’Angiò Occidentale-Maine
1° Martin Prat
2e Jean-Philippe Derrian
3°Yvan Jublot
Campioni del sud-est
1° Gisèle Ambriogio
2a Sophie Blanchetière
3e Kassandra Fresneau
Prima della consegna dei premi, il presidente dell’UNAT, Pascal Boey, ha dichiarato al microfono: “Spero che saremo ancora qui l’anno prossimo (Nota del redattore: al 3e piano di Vincennes). Spero che questo ippodromo di Parigi-Vincennes sul quale ogni proprietario, ogni dilettante, ogni allenatore sogna di correre e vincere sarà sempre il nostro ippodromo di punta. Ho sentito dire qua e là che potrebbero esserci piani B, C, D… No, l’unico piano che esiste è la sostenibilità dell’ippodromo di Vincennes. Non ho dubbi che non ci sia voglia di restare lì, ma ho ancora qualche preoccupazione. Spero quindi che le due parti, la SETF e il Comune di Parigi, possano raggiungere un accordo ragionevole affinché il nostro ippodromo di punta, invidiato in tutto il mondo, possa restare. Non commettiamo errori, il Trotto senza Vincennes non sarà più il Trotto e dobbiamo riflettere bene sulle conseguenze se dovessimo vivere altrove. I paesi che hanno abbandonato il loro ippodromo di punta non hanno più un’industria delle corse di cavalli… I dilettanti sono molto importanti nel settore delle corse di cavalli. Vorrei sottolineare con piacere che questo sabato il Prix de Saint-Flour è stato, insieme al Quinté+, l’evento che ha riunito il maggior numero di corridori, e non possiamo che congratularci per il dinamismo dell’attività dei dilettanti . Negli ultimi anni avevamo quindi osservato un calo del numero dei dilettanti e noto con soddisfazione che abbiamo alzato l’asticella e che le cifre stanno ricominciando a salire”.