Tutti sono passati senza paura
Jean Rolin
POL, 157 pag., 18 €.
Per i combattenti della resistenza, gli alleati, gli ebrei, era l’unica via d’uscita. Cosa resta del passaggio dalla Francia alla Spagna e ad Andorra? Jean Rolin conduce l’indagine a modo suo, fatto di avanzamenti e deviazioni, vicoli ciechi e scoperte. Ogni anno si organizza una marcia commemorativa a Saint-Girons, nell’Ariège. Ma siamo sicuri del percorso? Senza dubbio c’erano tanti percorsi quanti erano i contrabbandieri.
Attingendo a testimonianze del passato, l’autore ricostruisce i percorsi di alcune di queste, talvolta sfortunate, “fughe dalla Francia”. Raggiungere la Spagna dopo venti-trenta ore di cammino continuo ovviamente non è facile.
Philippe Raichlen racconterà più tardi la storia della sua fuga riuscita. Aveva 23 anni nel 1943 e tornò in guerra come paracadutista. Sempre nel 1943, Bud Owens sopravvisse allo schianto del suo bombardiere in Normandia ma morì di stanchezza mentre attraversava i Pirenei. La marcia forzata è un calvario. Nel 1940 l’intellettuale tedesco Walter Benjamin non aveva forse intrapreso un percorso di esilio? Ma non andrà fino in fondo, uccidendosi, stremato, per paura di essere catturato.
sulle orme dei contrabbandieri
Possiamo seguire Jean Rolin nel suo racconto: fruga negli archivi, interroga gli ultimi testimoni e cerca tracce nella montagna: “Pensare che stavamo percorrendo la loro stessa strada, senza la minaccia di una morte imminente, non ha reso la scalata più facile. »
Tra gli altri destini, restava da trovare gli indizi per capire come morì Jacques Grumbach, fratello del futuro cineasta Jean-Pierre Melville. Lungi dall’essere aneddotica, questa porta spagnola verso la libertà rimane drammaticamente immersa nella storia.