Gli strass e i lustrini sono spruzzati da questa sordida realtà: in Francia, ogni tre minuti, un bambino è vittima di incesto, stupro o violenza sessuale. Nel 2020, le forze di sicurezza interne hanno registrato 102 vittime di femminicidio. Dietro il suo schermo televisivo: Gaëlle Lebert si sente “molto arrabbiata”.
L’attrice, direttrice artistica e direttrice della compagnia Vagu’Only, con sede nella Charente, è arrabbiata, sconvolta “di fronte a questo rifiuto di portare avanti queste cose nella giusta direzione”. La sua arma? Scrivere. Quella di una commedia “Dammi un colpevole a caso”. Una finzione portata avanti da un personaggio centrale, Albertine, che combatte contro la portata di queste figure.
“È feroce e trash ma è pur sempre una commedia, permettersi un tono insolente. »
Fin dall’inizio, l’artista, la cui troupe, con sede a Sers, è convenzionata con il Dipartimento della Charente, ha scelto di affidarsi alle testimonianze. Dalle sue residenze a La Canopée di Ruffec, attraverso le tre settimane trascorse l’anno scorso all’Espace Franquin di Angoulême, raccoglie, con il sostegno delle associazioni locali, le parole di questi bambini che sono cresciuti, di queste donne che hanno subito violenza .
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Si alimenta così lo spettacolo, ma anche una mostra, molto loquace, su fogli bianchi o neri, dove si ricordano queste cifre agghiaccianti, i numeri delle autorità competenti, siano esse istituzionali o associative, ma anche queste parole delle vittime. “Credo nella virtù delle parole, non ci sono immagini nello spettacolo, né in questa mostra, ecco perché faccio teatro. »
Un’urna per raccogliere le parole
Ad ogni rappresentazione, un’urna per raccogliere le parole anonime di chi ha vissuto l’indicibile. Accoglie questa liberazione della parola “con fraternità e gentilezza. La gente ha iniziato a parlarmi, lo faceva per la prima volta”, racconta Gaëlle Lebert. “Io e gli attori siamo presenti, fisicamente, per ascoltarlo se necessario. » Un modo per non mettere un fazzoletto su ciò che ancora troppo spesso viene taciuto: «Questo spettacolo è una piccola partecipazione, la nostra parte del colibrì. »
Questo piccolo gesto per far conoscere ancora meglio i numeri utili, per continuare a liberare questa parola, «ma soprattutto», insiste, ad accoglierla meglio. “Lo spettacolo lavora molto su questo: non giudicare o negare. » E ribolle leggendo il dato relativo al tasso di licenziamenti: è del 94% per i casi di stupro tra il 2012 e il 2021 secondo uno studio dell’Istituto delle Politiche Pubbliche.
Un’anteprima prima del ritorno a Barbezieux
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Di questa triste realtà ha scelto di farne “una commedia”, sottolinea. “Certo, feroce e trash ma resta una commedia, per permettersi un tono insolente, probabilmente anche per approfondire l’argomento e permettere al pubblico di respirare, di sfogarsi con umorismo. » Tuttavia, avverte Gaëlle Lebert, lo spettacolo non è adatto ai minori di 15 anni.
Sabato, alle 18,30, verranno presentati al pubblico i primi quaranta minuti (oltre 1 ora e 30 minuti) di quella che dovrebbe essere la versione definitiva al Théâtre du Château, a Barbezieux, dove la compagnia condivide da anni la sua residenza definitiva. questo spettacolo per una settimana. La mostra è visibile nella Salle des Pas Perdus al primo piano dalle 10:00 alle 12:00 e poi dalle 17:00 alle 17:00. Per questa performance lavorativa finale, gli artisti daranno al pubblico la possibilità di commentare il risultato. «Siamo sempre pronti a mettere in discussione la scrittura fino alla fine», assicura la regista, anche se resta fiduciosa perché «abbiamo fatto numerose letture pubbliche, qua e là, tra cui, nel 2022, a casa Maria-Casarès, in Alloue. »
Successivamente, il pezzo avrà le sue prime rappresentazioni “vere” nella regione parigina, prima di andare in tournée. La data è già stata fissata a Barbezieux, come è consuetudine dopo una residenza d’artista. “Speriamo di girare molto nel dipartimento e nella regione”, sorride, lanciando un appello ai programmatori.
Numeri utili
3919 è il numero per denunciare attacchi personali e sostenere le vittime. In Charente, 08 00 16 79 74 è una piattaforma di ascolto e sostegno per le persone vittime di violenza domestica. 119 per i bambini vittime di abusi. 116.006 per l’assistenza alle vittime. Il 17 per la gendarmeria o commissariato. 114 per i non udenti. 3018 per il bullismo scolastico e il cyberbullismo giovanile.
Uscita dalla residenza “Give me a random culprit”, di Gaëlle Lebert della compagnia Vagu’only, sabato 11 gennaio alle 18,30, al teatro Château de Barbezieux. Gratuito. Primi 40 minuti dello spettacolo finale. Dai 15 anni. Mostra dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 17:00.